Raymond Domenech sa che con gli spareggi per il Mondiale non si scherza. Nel 2010 allenava la Francia quando si qualificò con il fallo di mano più clamoroso in epoca d.M., dopo Maradona ’86: Henry eliminò l’Irlanda del Trap giocando a pallavolo, ma nei mesi successivi alla Francia successe di tutto. Domenech per preparare il Mondiale portò la squadra a fare go kart sulle Alpi, poi a correre in bici a Réunion, in mezzo all’oceano Indiano: Gallas sui kart si ferì a una mano, Anelka in bici cadde sotto un acquazzone rischiando la frattura. Era solo l’inizio. Al Mondiale la Francia fece un solo punto, i giocatori si ammutinarono, i giornalisti andarono a chiedere un parere al fratello Eric Domenech, allenatore di una squadra femminile. Bilancio delle ragazze: 240 gol subiti, uno segnato. Quasi meglio il Mondiale. P.s.: a proposito di paradossi, Domenech nel 2006 impedì ai procuratori di entrare nel ritiro della Francia. Ieri era a Londra, ospite al Forum di Wyscout: accreditati 800 tra dirigenti e agenti.
Monsieur Domenech, un Mondiale senza Italia sarebbe una tragedia?
“Per voi, non per il mondo. Il mondo ha rischiato di perdere l’Argentina…”.
“Per voi, non per il mondo. Il mondo ha rischiato di perdere l’Argentina…”.
Capito. Ma ce la facciamo?
“Sicuro, guardate il 2006: avevate tutti quei problemi e avete vinto. L’Italia ha giocatori che sanno gestire lo stress, la Svezia molto meno: nel gruppo erano quasi qualificati ma si sono complicati la vita”.
“Sicuro, guardate il 2006: avevate tutti quei problemi e avete vinto. L’Italia ha giocatori che sanno gestire lo stress, la Svezia molto meno: nel gruppo erano quasi qualificati ma si sono complicati la vita”.
Buffon era il portiere anche contro la sua Francia nel 2006.
“È un grande. È scandaloso che nel 2006 non gli abbiano dato il Pallone d’oro”.
“È un grande. È scandaloso che nel 2006 non gli abbiano dato il Pallone d’oro”.
È ancora tra i portieri più forti?
“Mah… forse no. Comincia a essere vecchio. A quarant’anni, è normale…”.
“Mah… forse no. Comincia a essere vecchio. A quarant’anni, è normale…”.
Quali sono i giocatori dell’Italia al livello top?
“Forse Bonucci e poi Barzagli: lui è molto bravo”.
“Forse Bonucci e poi Barzagli: lui è molto bravo”.
Allarghiamo il quadro. I tre più forti incontrati da allenatore?
“Difficile. Buffon. Cristiano Ronaldo. Saviola era fortissimo. Se parliamo della finale 2006, Materazzi. Ha segnato, ha fatto espellere Zidane, ha tirato un rigore: il migliore”.
“Difficile. Buffon. Cristiano Ronaldo. Saviola era fortissimo. Se parliamo della finale 2006, Materazzi. Ha segnato, ha fatto espellere Zidane, ha tirato un rigore: il migliore”.
E Pirlo? Ha appena smesso…
“Pirlo è stato un grande ma non il miglior italiano della sua generazione. Io l’ho incontrato anche con l’Under 21, mi negò l’Olimpiade 2000 con un gol. Però deve ringraziare Ancelotti che lo ha spostato a centrocampo: da 10 non era un genio. Può diventare un buon allenatore, vedeva il gioco”.
“Pirlo è stato un grande ma non il miglior italiano della sua generazione. Io l’ho incontrato anche con l’Under 21, mi negò l’Olimpiade 2000 con un gol. Però deve ringraziare Ancelotti che lo ha spostato a centrocampo: da 10 non era un genio. Può diventare un buon allenatore, vedeva il gioco”.
C’è chi dice che il suo erede sia Verratti. Marco e Balotelli, italiani di Francia, le piacciono?
“Verratti sì. Balotelli sarebbe tra i migliori se si mettesse al servizio della squadra. È rapido, calcia bene ma a volte si ferma e guarda i compagni”.
“Verratti sì. Balotelli sarebbe tra i migliori se si mettesse al servizio della squadra. È rapido, calcia bene ma a volte si ferma e guarda i compagni”.
A proposito di comportamenti: Evra, un suo ex capitano, ha appena tirato un calcio a un tifoso.
“Non è scusabile, ma quei tifosi non dovevano essere lì”.
“Non è scusabile, ma quei tifosi non dovevano essere lì”.
E che dire di un altro suo capitano, Zidane?
“È un dio, un intoccabile. In Francia gli abbiamo perdonato 14 espulsioni, da allenatore poteva andare ovunque per cominciare e ha scelto il posto giusto. Non sbaglia mai”.
“È un dio, un intoccabile. In Francia gli abbiamo perdonato 14 espulsioni, da allenatore poteva andare ovunque per cominciare e ha scelto il posto giusto. Non sbaglia mai”.
In anni di Var, che dire dell’espulsione di Zizou con Materazzi?
“La decisione era giusta ma non è stato giusto usare il video. Se c’è una regola, o per tutti o per nessuno”.
“La decisione era giusta ma non è stato giusto usare il video. Se c’è una regola, o per tutti o per nessuno”.
E questa volta, chi sono le favorite al Mondiale? La Francia?
“No. Brasile, Germania e Spagna sono superiori”.
“No. Brasile, Germania e Spagna sono superiori”.
Curiosità finale. I Domenech vengono dalla Catalogna, lei che pensa dell’attualità politica?
“Io mi sento catalano ma non indipendentista. Io sono un mondialista. Se ci dividiamo sempre – la Catalogna dalla Spagna, il Nord della Catalogna dal Sud della Catalogna – finiremo a stare ognuno per sé, villaggio per villaggio”.
“Io mi sento catalano ma non indipendentista. Io sono un mondialista. Se ci dividiamo sempre – la Catalogna dalla Spagna, il Nord della Catalogna dal Sud della Catalogna – finiremo a stare ognuno per sé, villaggio per villaggio”.
Fonte: Gazzetta.it
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