Da sempre la lotteria dei calci di rigore è considerata un vero e proprio terno al lotto, capace di portare al trionfo chiunque, anche la squadra sulla carta sfavorita: uno studio però ha dimostrato che non è esattamente così, scopriamo insieme il motivo.
‘Beautiful Game Theory: How Soccer Can Help Economics’ è uno studio economico fatto da Ignacio Palacios-Huerta che ha valutato 1.001 serie di rigori (10.431 tiri totali) tra il 1970 e il 2013, pubblicando nel 2014 un libro di discreto successo.
Dalle valutazioni è sorto un dato non sottovalutabile: chi tira per primo nella lotteria dei rigori ha il 60.6% di vincere mentre il restante 39.4% di solito è costretto a tornare a casa a mani vuote.
Numeri che fanno pensare a motivazioni psicologiche, indotte dall’insicurezza di chi va a calciare per secondo il penalty, magari con la zavorra di essere costretti a segnare per inseguire chi è appena passato in vantaggio.
Un vantaggio non da poco per chi calcia per primo, tanto che la FIFA starebbe pensando di introdurre una novità che avrebbe del clamoroso: i calci di rigore non si batterebbero più secondo lo schema ‘ABAB’ ma secondo quello ‘ABBA’, proprio come avviene durante i tie-break nel tennis.
L’International Board ha approvato a marzo le sperimentazioni in corso d’opera nell’Europeo Under 17, così come avverrà anche per l’Europeo Under 17 riservato alle Nazionali femminili.
Non è assolutamente da escludere dunque che la FIFA possa decidere di adottare questo nuovo metodo già a partire dal prossimo Mondiale, così come la UEFA per le edizioni future della Champions League.
Fonte: goal.com
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