Il sofferto 4 a 2 al Napoli e le celebrazioni dei 10 mila domenica sera a Formello ? Forse inutili. La vittoria che vale una Champions e la festa che l’hanno coronata potrebbero trasformarsi in un lutto: a lanciare l’allarme sul futuro europeo della Lazio è Francesco Baranca, Segretario generale di Federbet, Federazione internazionale che lotta contro il martch-fixing che oggi al Parlamento europeo ha presentato il suo rapporto 2015. “La Lazio rischia l’esclusione dalle Coppe”, afferma Baranca, chiudendo un ragionamento che inizia con la fine della latitanza di Hristiyan Ilievski, meglio conosciuto come il capo degli ‘zingari’.
“Se ne parla da alcune settimane, ossia da quando Ilievski ha deciso di tornare in Italia e di parlare ai magistrati di Cremona”, racconta Baranca a margine della conferenza stampa di questa mattina all’eurocamera in cui sono state denunciate oltre 50 partite truccate in Europa, dai preliminari di Europa League fino al campionato svedese, passando per 4 incontri del Catania in Serie B e altri 8 tra Lega Pro e Coppa di Lega Pro.
Le deposizioni del montenegrino Ilievski, uno dei tasselli chiave dell’inchiesta lanciata dalla procura di Cremona nel 2011, sembrano inchiodare il capitano biancoceleste Stefano Mauri – e quindi potenzialmente il club romano – ben più di quanto non abbia fatto la giustizia sportiva con le sue sentenze del 2013. Allora la condanna per Mauri fu di 9 mesi di squalifica per omessa denuncia: 6 mesi per la combine Lazio-Genoa del 14 maggio 2011 e 3 per Lecce-Lazio del 22 maggio 2011, pena poi ridotta a 6 mesi dal Tnas, che escludeva l’ipotesi di reato per il match con i salentini. In entrambi i casi il tribunale sportivo assolveva la Lazio da qualsiasi responsabilità oggettiva verso quanto fatto dal suo tesserato, alla società veniva comminata una multa di 40 mila euro per Lecce-Lazio.
“Ora le cose potrebbero cambiare”, spiega ancora Baranca, “se il tribunale sportivo deciderà, sulle evidenze raccolte dai pm di Cremona, di procedere ad una revisione del processo esiste la seria possibilità che la Lazio non venga ammessa alle prossime competizioni europee”. Il tutto gira intorno alla responsabilità oggettiva. “Se i giudici dovessero riscontrare la responsabilità oggettiva della Lazio per la partita con il Genoa, allora scatterebbe la sanzione”.
In caso di responsabilità oggettiva la squadra incorrerebbe in una penalizzazione in campionato e non potrebbe inoltre essere iscritta alle competizioni europee, così prevedono le regole dell’Uefa. Nel 2013 il club di Lotito riuscì ad evitare l’annata di Coppa in bianco anche grazie al fatto che la giustizia sportiva posticipò la sua sentenza, comunque positiva per il club, a dopo la scadenza dell’iscrizione alle liste Uefa. Questa volta le cose potrebbero cambiare visto che le affermazioni di Ilievski sembrano dare ragione ai pm di Cremona ben più di quanto non abbiano fatto le sentenze della giustizia sportiva. “Federbet ha collaborato con la polizia di Cremona, fornendo elementi importanti per indagare su Lazio-Genoa, ora aspettiamo di capire come intendono agire i pm e quindi i giudici sportivi”.
Sospetti sul Catania
Se la Lazio trema, almeno in prospettiva, stessa sorte potrebbe toccare al Catania. La squadra etnea è, secondo il Rapporto presentato oggi al Parlamento Ue, protagonista di 4 partite altamente sospette: l’andata e ritorno con il Trapani, del 16 novembre e del 11 aprile, il match del 24 aprile con la Ternanae quello del 16 maggio con il Cittadella. “In tutte e 4 i match abbiamo registrato dei flussi anomali di scommesse su alcune specialità precise che lasciano chiaramente indicare un tentativo di manipolazione sportiva”, spiega ancora Baranca.
Dalle cifre alla polizia: “la settimana prossima depositeremo una denuncia alla polizia, già abbiamo informato i media su alcuni di questi incontri e non è cambiato nulla: il match-fixing non si è fermato”.
Le denunce in Lega Pro
Il 23 febbraio scorso Federbet presentava alla procura di Busto Arsizio una denuncia per combine in diverse partite di Coppa di Lega Pro e di Lega Pro, queste ultime tutte giocate dalla Pro Patria. All’epoca il Presidente della categoria, Mario Macalli, aveva bollato come “chiacchiere” le allegazioni sulle partite sospette e Sportradar, il sistema di allerta dell’Uefa, aveva ribadito che la Lega Pro era un campionato “modello”. Le carte di Busto Arsizio passavano a Catanzaro e il 19 maggio la procura del capoluogo calabrese arrestava 50 persone legate a combine in Lega Pro e Serie D disegnando un sistema di manipolazione sportiva in cui la ndrangheta e la criminalità organizzata giocano un ruolo assolutamente rilevante.
Altri possibili legami con le indagini di Catanzaro emergono oggi dal rapporto Federbet e ci portano in Portogallo e in Svezia. Secondo questa federazione diverse partite sospette della Seconda Divisione lusitana, la locale Serie B, sono frutto di massicci flussi anomali di scommesse provenienti dalla zona di Napoli e di Reggio Calabria. “È strano – osserva Baranca – ricevere così tante scommesse dalla Calabria e dalla Campania su un campionato minore com’è la B portoghese e su risultati precisi, che poi puntualmente si verificano, non possiamo escludere che ci sia il coinvolgimento di associazioni criminali come quelle già rilevate dall’inchiesta di Catanzaro”.
Portogallo, Svezia e Ucraina
Oltre all’Italia, è il Portogallo a farla da padrone nel rapporto 2015 di Federbet: 10 partite tra Seria A (un match con protagonista, probabilmente passivo, il Benfica), Serie B e Coppa della Lega più 3 amichevoli. Su tutte un match fantasma, l’amichevole tra il Freamunde, cittadina a una quarantina di chilometri da Porto e squadra cadetta segnalata 5 volte da Federbet, e il Ponferradina, squadra spagnola di Serie B. Il match ‘giocato’ la mattina di lunedì 4 agosto a Sao Joao de Vera di vero ha solo gli “oltre 3 milioni di euro di scommesse” raccolte su un “risultato già scritto”, afferma Baranca. A giocare 22 ragazzi del paese raccolti per strada in un’assolata mattinata di agosto. “Nelle squadre portoghesi coinvolte troviamo diversi giocatori provenienti da Cipro, questo campionato, assolutamente manipolato, appare sempre più come una palestra per chi vuole imparare a truccare la partite”, osserva ancora il numero 1 di Federbet.
Anche tra Calabria e Svezia il legame sono i giocatori. Il paese scandinavo, il quarto meno corrotto al mondo secondo Transparency International, soffre problemi seri di manipolazione sportiva con 4 partite rilevate in Serie A, protagonista il Brommapojkarna, e altrettante nella B, tutte con il Syrianska. “Abbiamo osservato il passaggio da squadre calabresi di categorie inferiori al Syrianska di giocatori che non hanno praticamente mai giocato, ma che potrebbero aver esportato la cultura del fixing”.
Altre anomalie in Ucraina, partendo dall’Under 19 e 21 fino alla Serie A, nei preliminari di Europa League, nei campionati di Grecia, Belgio, Ungheria, Croazia, Slovenia e Romania mentre “Cipro, Albania, Bulgaria, Montenegro, ma anche Canada – rileva il rapporto – sono leghe che non hanno più valore sportivo” tanto che i bookmaker si “rifiutano di accettare scommesse” sulle loro partite. “In questi campionati”, osserva l’eurodeputato socialista belga Marc Tarabella, “gli unici a non conoscere il risultato finale delle partite sono gli spettatori”.
Fonte: L’Espresso
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro