Varsavia, ore 18: la capitale polacca ospita fra qualche ora la cerimonia di inaugurazione dell’Europeo 2012 e ad aprire le danze sarà la squadra di casa, una Polonia che, al contrario dell’altra organizzatrice, l’Ucraina, si è trovata in un girone che permette di sognare i quarti. Primo avversario la Grecia, ostacolo di certo non insormontabile per Lewandowski e compagni. A seguire, in serata, Russia-Rep. Ceca, ma saranno i giorni seguenti, dal 9 all’11 giugno, a proporre subito partite elettrizzanti: il 9 c’è Germania-Portogallo, il 10 Italia-Spagna, l’11 Inghilterra-Francia. Un Europeo di alto livello: basti considerare che nella classifica FIFA per nazioni, nei primi dieci posti figurano sette squadre europee, e nei primi venti, tredici.
LE FAVORITE – Lascia il tempo che trova stilare pronostici categorici, ogni competizione di questi livelli presenta sempre qualche sorpresa. Ma senza dubbio, in prima fila sembrano posizionarsi con una certa autorità Spagna e Germania, protagoniste già dell’ultimo mondiale africano, e ancora in grado di dettare legge, per condizione e per rosa a disposizione. Ma non mancano i punti deboli per entrambe: se il centrocampo spagnolo è senza dubbio il meglio assortito del continente (e del mondo), gli iberici hanno però perso Puyol in una difesa già di suo non stratosferica, e in attacco mancano di un vero goleador, con Villa infortunato e Torres che non riesce a tornare quello che si è fatto ammirare da giovanissimo; la rosa della Germania è forse più completa, ma anche i tedeschi hanno una difesa non impenetrabile, con il lento e un po’ goffo duo centrale Mertesacker–Badstuber. Il vero problema è stato, piuttosto, il sorteggio: dal girone B usciranno solo due squadre fra Germania, Olanda, Portogallo e Danimarca.
SECONDA FILA – Dietro i due “giganti”, scalpitano diverse squadre potenzialmente in grado di vincere la competizione. Su tutte l’Olanda, che per qualità potrebbe essere appaiata alle due squadre già menzionate, ma che in passato ha abituato a clamorose delusioni pur partendo da favorita, causa anche il caratterino di alcuni campioni a volte discontinui. E come per la Germania, la difficoltà è uscire indenne da un girone di ferro: nei quarti, però, olandesi e tedeschi avranno vita più facile (verosimilmente Polonia o Russia). Poi c’è l’Italia: la squadra di Prandelli ha diversi problemi da risolvere (ambientali, atletici, tattici), e sembra ancora in fase di rodaggio, in cerca di un assetto definitivo e funzionante: sembra il problema di Lippi al mondiale, quando provò almeno cinque diverse soluzioni nelle tre partite che condussero alla figuraccia dell’eliminazione. Questo ritardo è l’handicap principale dell’Italia, che altrimenti per uomini a disposizione (tolto forse un attacco che, come per la Spagna, manca di un centravanti di razza) sarebbe fra le favorite: e per la prima volta dopo tanti anni la Nazionale schiera titolare un giocatore del Napoli e ne ha due in rosa.
PAESI IN CERCA DI RISCATTO – Subito dietro, se non altro per gli scadenti risultati degli ultimi anni, Francia e Inghilterra, tuttavia vogliose e in grado di ritornare ai vecchi fasti. Curiosamente, si ritroveranno l’una contro l’altra nel girone, a misurare subito le rispettive potenzialità. La Francia, nel sorteggio, era addirittura in quarta fascia, e dalle urne poteva venir fuori un girone pazzesco: invece i Bleus se la vedranno con gli Inglesi, con la Svezia di Ibra e con l’Ucraina padrona di casa. Un girone non semplicissimo ma nemmeno stellare. I transalpini hanno una rosa temibile, soprattutto a centrocampo e in attacco, e Laurent Blanc ha rimpiazzato bene il “nemico pubblico” Domenech, arrivando finalmente a una competizione internazionale senza patemi e sofferenze. Anche l’Inghilterra ha una squadra di tutto rispetto, sebbene all’ultimo sia venuto meno Frank Lampard, e ci sia qualche dubbio legato al CT, Roy Hodgson, che dalla panchina del West Bromwich si è ritrovato improvvisamente seduto su quella della nazionale.
POSSIBILI SORPRESE – Anche per quanto fatto vedere nelle ultime uscite, le slave Russia e Polonia si sono candidate come possibili sorprese di questa competizione europea. Passare il girone non dovrebbe essere una missione impossibile, però i quarti riserverebbero verosimilmente due fra Olanda, Germania e Portogallo, che come unica speranza offrirebbero quella di essere stanche per le fatiche del girone. Difficile vedere Russia o Polonia in semifinale, ma il calcio è imprevedibile, si sa. Se il Portogallo ha un cammino quasi proibitivo (e Cristiano Ronaldo, nelle recenti dichiarazioni, ha quasi alzato bandiera bianca, forse bluffando, forse no), un’altra possibile sorpresa è la Svezia di Ibrahimovic, che potrebbe approfittare di un eventuale passo falso delle incognite Francia e Inghilterra. Infine, il “Trap” ha candidato la sua Irlanda per un passaggio del turno con quattro punti, ma l’impresa è dura.
STELLE A CONFRONTO – Sarà anche l’Europeo dei fuoriclasse: la Spagna ne ha in quantità, su tutti Casillas, Fabregas, Iniesta e Xavi; la Germania ha Neuer, Lahm, Özil e Gomez (ma attenzione ai giovani Kroos e Götze); l’Olanda ha Sneijder, Robben e Van Persie; l’Italia vanta veterani come Buffon e Pirlo, ha la classe sregolata di Balotelli e Cassano, e il senso del gol di Di Natale (86 reti negli ultimi tre anni); Ribery, Nasri e Benzema per la Francia; Terry, Gerrard, Young e Rooney per l’Inghilterra; nel Portogallo brillano Pepe, Coentrão, Nani e Ronaldo. Poi una lista di campioni “sparsi”: Ibrahimovic (Svezia), Arshavin (Russia), Lewandowski (Polonia), Cech (Rep. Ceca), Modric (Croazia). Infine, fra i padroni di casa dell’Ucraina si rivedrà persino il vecchio, immortale Shevchenko, campione di un tempo che fu.
Lorenzo Licciardi
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