Da ieri Rafa Benitez non è più l’allenatore del Real Madrid. Marco Materazzi, che non hai mai nascosto la sua antipatia nei confronti del tecnico spagnolo, commenta l’esonero a La Gazzetta dello Sport: “Non sarebbe corretto infierire ora, quello che dovevo dire l’ho già detto. Lo avevo anche previsto: ho sbagliato solo di una decina di giorni. Puoi essere il migliore del mondo ma non vai lontano se non hai empatia con i giocatori, se non riesci a legare con quelli che hanno più personalità e se non hai dalla tua parte chi non fai giocare: sono loro quelli che ti aiutano nei momenti difficili”.
“Conoscendolo – ha poi presguito l’ex difensore nerazzurro -, non cambierà: ha sempre gli stessi problemi e se arrivando a Madrid invece che cercare di creare un buon rapporto con Cristiano Ronaldo si attacca al carro di Bale, io questo lo chiamo un film già visto. Il primo giorno alla Pinetina c’erano quattro giocatori: lui si mise a chiacchierare con Zanetti, Cambiasso e Cordoba e non degnò di una parola Chivu. Il fatto che parlassero la sua stessa lingua era un po’ debole, come scusa”.
Il suo posto è stato preso da Zinedine Zidane, altra veccha conoscenza di Materazzi: “O tornava Ancelotti, o davano la squadra a lui: non vedevo altra strada. È una scelta che ha una sua logica: Zidane nello spogliatoio può far valere il peso della sua personalità e il fatto di aver già lavorato con diversi giocatori, o comunque in quell’ambiente. Ma per lui non sarà una passeggiata: i grandi ex giocatori che passano in panchina, dopo 2-3 partite sono già condannati a fare risultato. Io comunque, e non sono ironico, dico in bocca al lupo a lui e a Santiago Solari”.
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