Sono sempre tanti i giovani calciatori stranieri che in ogni sessione di mercato sbarcano in Serie A ed uno arriverà, ufficialmente, la prossima estate. Martí Riverola, prodotto della famosa cantera del Barcellona, approderà infatti al Bologna con cui ha firmato un contratto quadriennale. Sul centrocampista classe ’91, che ha esordito in Champions League nel corso di Barcellona-BATE Borisov, aveva messo gli occhi anche il Napoli, colpevole però di essere arrivato in netto ritardo. Per saperne di più su questo giovane spagnolo e su alcuni retroscena di mercato, la redazione di IamNaples.it ha intervistato in esclusiva Diego Tavano, procuratore di Riverola.
Per quale motivo Riverola non è già sbarcato in Italia a gennaio?
“Lo abbiamo deciso di comune accordo con il direttore generale della società rossoblu Roberto Zanzi. Nella prossima stagione partirà un nuovo ciclo del progetto Bologna e Riverola ne farà parte fin dall’inizio, quindi a giugno“.
Il Napoli ha fatto un tentativo, senza però avere fortuna…
“C’è stato un forte inserimento del Napoli ma è stato tardivo, quindi non abbiamo disatteso la parola data ai dirigenti rossoblu. La differenza è stata nei tempi. Il Bologna si è mosso in modo concreto a cavallo delle feste natalizie e nei miei viaggi a Barcellona di quel periodo avevo con me una bozza di proposta. Il Napoli, invece, è uscito allo scoperto soltanto quando era quasi fatto tutto. Quella partenopea è una piazza allettante, però in questo mondo conta anche la parola data”.
C’erano anche altre società interessate a Riverola?
“Sì, c’erano anche altri club sulle sue tracce. Un club austriaco, il Maiorca e anche l’Udinese si è mossa per lui, ma il Bologna ha bruciato la concorrenza sul tempo”.
Come mai il Barcellona si priverà di un giovane così promettente?
“Il Barcellona non vorrebbe privarsene e la cosa è dimostrata dal fatto che Riverola sta continuando a giocare con il Barcellona B, nonostante abbia già raggiunto l’accordo con il Bologna. I blaugrana avevano fatto una proposta di rinnovo che però, dopo valutazioni di tipo economico e dal punto di vista del progetto tecnico, è stata rifiutata. L’offerta della società felsinea era più vantaggiosa e abbiamo decisa di accettarla”.
Ci può descrivere le principali caratteristiche del giovane?
“L’ho paragonato ad Alberto Aquilani, anche se è meno forte fisicamente ma ha un tasso tecnico più elevato del calciatore del Milan. Riverola è un centrocampista universale, può ricoprire uno qualsiasi dei quattro ruoli del rombo di centrocampo. È dotato di grande qualità tecnica, una prerogativa per i giocatori del Barça”.
Come giudica l’operato del Napoli in sede di mercato invernale?
“Credo che il progetto della società azzurra si avvicini a quello della Roma. E’ stato un calciomercato in linea con i progetti tecnici del Napoli. Sono convinto che il presidente De Laurentiis non voglia fare acquisti di grande spessore a gennaio. Edu Vargas è un buon giocatore, ma è stato pagato circa 11 milioni di euro quindi non una cifra astronomica. Il progetto del Napoli consiste nel valorizzare giocatori mediamente importanti per poi magari rivenderli. Tra l’altro, credo che sarà difficile trattenere ancora i cosiddetti tre tenori: uno tra Cavani, Hamsik e Lavezzi a fine anno partirà”.
A cura di Luca Iannone
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