La vittoria della Coppa Italia contro la Juventus è stato un mix d’emozioni che ha impreziosito la stagione dei partenopei, ma la stagione dello sport napoletano non è ancora conclusa. Il Napoli Carpisa Yamamay, allenato da mister Marino, infatti, domani al “Chiovato” proverà la grande impresa contro la Torres campione d’Italia per tentare di regalare al suo pubblico un’altra impresa da consegnare alla storia: l’accesso alla finale di Coppa Italia. Il dg della compagine azzurra Italo Palmieri per la rubrica “La Telefonata” ci illustra anche come si è svolta la mattinata a Palazzo San Giacomo dove sono stati premiati come squadra rivelazione del calcio in rosa, aggiornandoci anche sulle ambizioni future del club.
Stamattina a Palazzo San Giacomo la Carpisa Yamamay è stata premiata dal sindaco Luigi De Magistris e dall’Assessore allo Sport Tommasielli. Cosa vuoi dire allo staff delle “tartarughine” per quest’ennesimo riconoscimento?
“Ci fa molto piacere perché il sindaco, le Istituzioni cominciano a vedere che nella nostra regione non esiste solo il Napoli calcio ma anche tante altre realtà importanti. La stessa decisione del sindaco De Magistris di premiare le donne di Napoli è un segnale importante perché vorrei ricordare che nella nostra squadra ci sono molte ragazze partenopee e campane e con un pizzico di orgoglio siamo riusciti a rendere napoletane anche le cosiddette “straniere” che tecnicamente servono a far crescere il nostro gruppo. E’ stata una premiazione ben riuscita, ma al di là delle medaglie e dei riconoscimenti, ci hanno colpito le parole del sindaco e dell’Assessore allo Sport Tommasielli, che ci hanno comunicato che dal prossimo campionato di serie A1 potremo giocare al “Collana”. Per noi è il giusto riconoscimento, era quello che desideravamo ed era un’idea che avevamo in mente da ben sette anni. Possiamo rappresentare una bella favola per questo sport, sono contento per le ragazze che ci hanno messo il loro impegno sul campo e meritavano questo riconoscimento dopo i tanti sforzi profusi sul terreno di gioco. Sarà per noi bellissimo avere il “Collana” con tanto pubblico al nostro seguito e magari proprio con il sindaco De Magistris che abita al Vomero”
Al di là della promozione del Napoli Carpisa Yamamay in serie A1, si può dire quindi che la più grossa soddisfazione è proprio il Collana?
“Mi va di sottolineare il grosso sforzo dell’Assessore Pina Tommasielli perché è una donna molto sensibile, ha capito i grandi sforzi che questo gruppo al femminile ha compiuto per raggiungere i risultati sportivi e non solo. Credo che lei sia stata l’elemento determinante per sbrogliare la matassa dello stadio Collana, anche se non è ancora tutto fatto, però, siamo molto vicini al raggiungimento dell’obiettivo di far giocare le nostre calciatrici nella struttura vomerese”.
Vorresti raccontare ai nostri lettori di questa iniziativa di sabato 26 alle 18,00 e di domenica alle 10,00 denominata “Diamo un calcio alla carta”?
“All’interno delle “Cartoniadi“, evento così denominato dalla municipalità del Vomero.ragazzi e ragazze giocheranno a piazza degli Artisti, dove abbiamo allestito con la collaborazione della Legea un campo di calcetto artificiale. Saranno due giorni in cui integreremo il gioco con il riciclaggio di carta e cartone”
Domani contro la Torres ci sarà un assaggio della prossima serie A1. Al di là dell’enorme valore dalla compagine sarda, cosa ti aspetti dalle tue ragazze?
“Dalle nostre calciatrici mi aspetto una grande prova di carattere, di personalità per dimostrare che ce la possiamo giocare con tutti anche nella serie A1. Dobbiamo essere, però, onesti e ammettere che affronteremo una squadra molto forte con ben sette nazionali, che ha vinto per il quarto anno di fila la serie A1. Siamo consapevoli che se riuscissimo a batterle compieremmo una grande impresa ma al tempo stesso sappiamo che per arrivare a certi livelli dovremo lavorare tanto”
Passiamo al Calcio Napoli. Alla luce anche della vittoria della Coppa Italia, come valuti la stagione della compagine di Mazzarri?
“In questi giorni ho dato come voto agli azzurri un bel sette, molto bene in Coppa Italia, positivo il cammino in Champions League e il quinto posto in campionato che non ci ha consentito di entrare nelle prime tre posizioni per un soffio, però, non è stato un campionato così deludente. Dovessi esprimere un mio giudizio, non essere andati in Champions non è stato così negativo perché consentirà al nostro presidente di spendere il giusto per allestire una squadra ancora più competitiva e ci consentirà di rimanere con i piedi per terra”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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