Per la rubrica “La Telefonata” la Redazione di Iamnaples.it intervista il dg del Napoli Carpisa Yamamay Italo Palmieri sulla magica serata di Champions dell’undici di Mazzarri e sulla gara di ritorno a Stamford Bridge.
Italo, come hai vissuto la vigilia da tifoso del Napoli il match di Champions League contro il Chelsea?
“Da tifoso l’ho vissuta con molta preoccupazione, sapevamo di affrontare una squadra molto forte e così è stato. Io non mi fido del Chelsea e la qualificazione è tutta da giocarsi nel match di ritorno a Londra. Il risultato fa ben sperare, così come la prova degli azzurri che hanno saputo reagire allo svantaggio iniziale e questo per il futuro è un segnale confortante. Sarà importante andare in Inghilterra senza eccessive preoccupazioni di sorta, ma al tempo stesso bisognerà rispettare l’avversario e questo è il compito più ardo che avrà il mister, però, credo che Mazzarri ci riuscirà al 100%”.
Hai parlato di Lavezzi e Cavani come autentici mattatori della serata ma se dovessi fare il nome di un altro calciatore che ti ha impressionato quale faresti?
“Paradossalmente ieri, visto che amo guardare le cose in prospettiva, il giocatore che più mi è piaciuto è stato Inler. Lo svizzero ha saputo dettare i tempi nel corso della partita e poi è riuscito anche a tenere tranquilla la squadra sul 3-1, perché i “blues” continuavano ad attaccare, lui è riuscito a mantenere un equilibrio psicologico importante e ha dato al centrocampo maggiore sicurezza”.
Ieri sera si è visto ancora una volta la grande passione del pubblico di Napoli che è stato un esempio di civiltà. Vorresti aggiungere qualcos’altro?
“Sul pubblico di Fuorigrotta ormai si sprecano gli aggettivi. Sin dai tempi di Maradona i tifosi azzurri si sono sempre distinti per educazione e civiltà e questo è un dato di fatto, perciò non mi meraviglia più di tanto. Solo gli anni bui hanno creato un po’ di sconforto nella tifoseria partenopea, soprattutto in quella trasferta di Roma che ci costò carissimo sotto tutti i punti di vista. Adesso la cosa più importante e che il popolo azzurro si confronti con realtà internazionali del calibro del Chelsea e del City, per dimostrare la sua compostezza e la sua infinita passione verso il Napoli”.
In occasione del match di ritorno a Stamford Bridge, tu come approcceresti alla partita?
“Io ritengo che la squadra debba segnare un gol per passare il turno e sicuramente non dovremo prestare il fianco all’undici di Villas Boas ma ripetere la prova fatta al San Paolo. Paradossalmente appena abbiamo calato i ritmi il Napoli è andato in svantaggio, poi la squadra è riuscita a recuperare il gol di Mata ma guai a ripetere queste disattenzioni. Io sono sempre dell’avviso che se riesci a segnare prima dell’intervallo il gol del vantaggio, statisticamente l’avversario non riesce a recuperare la situazione sfavorevole. In Inghilterra sarà importante sfruttare le ripartenze per chiudere il discorso in maniera positiva”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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