Milan-Napoli in programma domenica 5 febbraio alle 20.45: si gioca, non si gioca, alla fine viene anticipata alle 15. Ma bisogna lasciarsi alle spalle tutte le polemiche di questi giorni, perché domani pomeriggio andrà in scena a San Siro il confronto tra due squadre alla ricerca di tre punti preziosi dopo qualche passo falso di troppo. Per avvicinarci all’attesissima sfida tra i rossoneri e la squadra di Mazzarri, la redazione di IamNaples.it ha intervistato in esclusiva Pietro Mazzara, vice-direttore di MilanNews.it.
Corretta la decisione di anticipare il match alle 15 secondo te?
“Correttissima. A Milano c’è molto freddo. Ho avuto la sfortuna di essere in tribuna stampa in occasione di Milan-Novara di Coppa Italia giocata alle 21 a -5 gradi. Pensate cosa avrebbe voluto dire giocare alle 20.45 a -14. Uno scempio per tutti e non capisco le critiche a Galliani che si è preoccupato di salvaguardare sia il suo patrimonio sia quello azzurro cercando una soluzione alternativa al freezer. A volte penso che se ci fosse ancora lui come presidente di Lega, molti guai del nostro calcio attuale non ci sarebbero”.
Gli azzurri si troveranno di fronte un Milan arrabbiato dopo il ko con la Lazio?
“Penso proprio di si. Il Milan sa di aver perso un’occasione molto importante contro la Lazio per stare nella scia della Juventus. Il confronto che c’è stato tra Allegri e i giocatori lo testimonia”.
Mercoledì all’Olimpico i rossoneri avrebbero potuto scavalcare la Juve in classifica, un’occasione persa in chiave scudetto?
“Probabilmente sono tre punti pesanti che potrebbero mancare al Milan alla fine del campionato ma, guardandosi indietro, mancano anche i punti con Fiorentina e Bologna che più di quelli di mercoledì possono pesare nell’economia del campionato. Gli scontri diretti sono un capitolo a parte“.
Su cosa punterà Allegri per un pronto riscatto?
“Sulla rabbia e sulla voglia di cancellare la brutta prestazione di mercoledì, anche se si trova ancora in emergenza in mezzo al campo con soli cinque giocatori a disposizione”.
Cosa è cambiato dalla gara di andata, quando la squadra di Mazzarri prevalse per 3-1?
“Poco, solo gli infortuni che a ruota stanno decimando la rosa più completa e forte del campionato”.
Qual è, a tuo parere, l’uomo più temibile del Napoli in questo momento?
“Il Napoli è una squadra ostica che come il Milan non sta attraversando un buon periodo sia di risultati che di gioco. Cavani fa sempre paura ma credo che il collettivo azzurro possa essere un valore aggiunto”.
Quale sarà l’undici di partenza schierato da Massimiliano Allegri?
“Difficile dirlo. Ci sono dei dubbi sul trequartista e sul terzino sinistro. El Shaarawy e Seedorf, Mesbah e Antonini si giocano, a mio avviso, due maglie”.
Tornando al mercato invernale, sei soddisfatto dell’operato di Galliani e Braida?
“No, per nulla. Hanno rincorso Tevez, che a questo Milan serviva come il pane e hanno preso Maxi Lopez che a mio avviso è il sostituto di Tomasson. Muntari non lo avrai prima di metà febbraio e non sai in che condizioni tornerà dalla coppa d’Africa. Merkel bene, peccato si sia rotto. Mesbah mi piace ma deve dimostrare di esser da Milan”.
A cura di Luca Iannone
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