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ESCLUSIVA- Casaroli (Carpisa): “Mi ha colpito l’affetto della città nei nostri confronti”

"Mi ispiro a Buffon e Marchetti"

La Carpisa Yamamay Napoli quest’anno può contare sull’apporto di due buoni portieri, un mix importante tra il presente e le prospettive per il futuro: Sabina Radu che in Coppa Italia contro l’Acese ha compiuto buoni interventi e l’altra è Valentina Casaroli, il nuovo che avanza. La Redazione di IamNaples.it va alla scoperta della carriera, delle passioni del giovane portiere della compagine di Marino.

Prima della Carpisa in quali squadre hai militato?

“Ho iniziato alla scuola calcio “Euronova” e con questa squadra vinsi il campionato di serie C, poi ho giocato in B  (all’epoca si chiamava così, sarebbe l’attuale serie A2, ndr) e infine ho militato in serie A con la Roma”.

Quando hai iniziato a dare i primi calci ad un pallone?

“Ho iniziato all’età di dieci anni prima; però, sono stata nella squadra dei Pulcini della Lazio a due anni, la squadra per cui tifo sin da bambina”.

Oltre al calcio, quali sono le tue passioni?

“Sono iscritta alla Facoltà di Economia e Commercio dell’Università “Federico II”, quindi, tra gli studi e gli allenamenti purtroppo non riesco a fare altro. Al di fuori del campo e dell’Università purtroppo non ho molto tempo libero”.

Da portiere, hai qualche modello a cui ti ispiri?

“Nell’ambito maschile sono due: Gigi Buffon della Juventus, ma essendo laziale anche Federico Marchetti. Riguardo al calcio femminile, mi piace Marchitelli del Tavagnacco, che contro di noi disputò una buona partita”

Cosa ti ha colpito sin dal primo giorno della città di Napoli?

“Sicuramente l’affetto della gente partenopea che rivolge alla nostra squadra, prima, durante e dopo le nostre partite al “Collana”. Nonostante il nostro mondo sia poco conosciuto, i napoletani ci seguono con una certa costanza e quando noi andiamo a fare la spesa o dal benzinaio, ci fermano per sapere come vanno le cose e questo ci inorgoglisce molto”.

Hai vissuto l’intera trafila delle nazionali giovanili. Ci pensi alla maglia della Nazionale di Cabrini?

“Dopo l’under 20 ho finito le varie categorie della Nazionale perché dopo il mondiale in Giappone  è finita lì, adesso dopo le varie Under ho terminato e ora dovrei andare nella selezione maggiore allenata da Antonio Cabrini”.

In queste prime giornate di campionato, qual è stata la miglior partita del Napoli Carpisa Yamamay?

“Sul piano del carattere è stata quella di Udine contro il Tavagnacco perché credo che nessuna squadra, sotto di tre gol, sarebbe stata capace di reagire segnando due gol e sfiorando il pareggio Nel finale c’era un rigore netto che l’arbitro non ha assegnato. In casa, invece, penso che la migliore gara sia stata quella contro il Riviera Romagna. Le romagnole stanno disputando un ottimo campionato, ma noi gli abbiamo fatto capire che non c’erano possibilità di fare punti e per novanta minuti siamo state davvero brave ad imporre il nostro gioco”.

Come ti hanno accolto le “veterane” del gruppo quando sei arrivata a Napoli?

“Mi hanno accolto molto bene, purtroppo a causa del mondiale in Giappone non ho fatto nè il ritiro e il pre-ritiro con le mie compagne di squadra. A Napoli sono arrivata ad inizio settembre, però, ho notato sin da subito un clima piacevole nei miei confronti. Nella squadra ci sono molte napoletane che come ho detto in precedenza hanno un carattere molto aperto”.

Sabato al “Collana” alle ore 14,30 affronterete la Lazio. Tu avendo giocato nella Roma, sarà per te una sorta di derby?

“Dovrei dire che quella di sabato è una gara come le altre, però, sono sincera ed ammetto che lo considero un derby. Ad inizio stagione ho già affrontato la Lazio in Coppa Italia, in quella circostanza vincemmo e fu per me una grande soddisfazione. Sabato al “Collana” sarà una gara speciale e ci terrei a fare una buona prestazione”.

 

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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