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ESCLUSIVA- Barbato De Stefano (autore inno Napoli Vincente): “Vi racconto la mia iniziativa”

All'interno la videoclip dell'inno uffciale Napoli Vincente

Sabato Iamnaples è partner di “Notte da Champions”, party dedicato al Napoli in programma alla Pineta Varca D’Oro, in cui è prevista anche la possibilità di votare il proprio inno preferito tra quelli che saranno proposti. Uno di questi è Napoli Vincente di Barbato De Stefano, che ci ha gentilmente concesso un’intervista in esclusiva:

È una Napoli Vincente quella che è scesa in campo oggi: com’è nata l’idea?

Abitando da tanti anni a Roma, Napoli assume una sembianza molto diversa rispetto a chi la vive tutti i  giorni e stando in tournée in giro per l’Italia ed il mondo ho voluto dedicare una canzone a Napoli e alle persone che vivono quotidianamente la napoletanità, da esterno, perché ho scritto la canzone a Capri, guardando la Città col mare che ci divideva.

Fa pensare un po’ all’astronauta che vede la terra dalla Luna o dallo spazio

Infatti, Napoli è terra, luna, spazio, tutto insieme.

E l’iniziativa Napoli Vincente?

Mi è stata proposta da un professore del mio paese (Cicciano, ndr), un saggio, una partita di fine anno, nella quale inserire l’inno Napoli Vincente, allora ho detto: “Facciamo proprio una squadra!” e il nome è stato proprio Napoli Vincente, idea nata proprio dopo il sabato di qualificazione in Champions, più vincente di così ci manca solo lo scudetto!

Dunque vivi a Roma

In questo momento più a Napoli, perché sto promuovendo la canzone e ne sono felice, vivo 5 giorni alla settimana a Napoli e 2 a Roma, a volte mi scoccio anche di tornare a Roma perché qui sto trovando una calda culla.

Dalla C alla Champions… Da napoletano che sta a Roma come hai vissuto quei momenti tremendi del fallimento del 2004 e come vivi il passaggio nell’Europa che conta?

Non voglio fare il poeta, ma secondo me, al di là del calcio Napoli Vincente è proprio uno stile di vita dal giorno in cui è stata fondata. Nel 2004 è successa una cosa cattiva con una componente straordinaria, ovvero è arrivata una persona di sangue napoletano, il Presidente De Laurentiis che ha detto: “Quasi quasi questo Napoli dalla C me lo prendo e in 5 anni lo porto in Europa. Eppure noi napoletani siamo simpatici ma pure “curiusi”, scettici, ancora adesso che il Napoli è al terzo posto in Champions League! Allora cosa deve dire una squadra come la Juve che ha speso 100 milioni di euro e nun se trova manco a fa’ ‘a coppa d’o nonno quest’estate?

A Roma poi io abito a Ponte Milvio, affianco allo stadio e ogni volta che sentivo quelle “bellissime” persone laziali e romane andare allo stadio, c’erano dei cori che inveivano contro il Napoli in modo gratuito, anche quando giocavano contro il Manchester o il Goteborg in Champions  League e io mi sentivo male. Contemporaneamente, però mi sentivo anche più forte perché pensavo: “Nun capisceno niente!”, loro sono una massa e io sono da solo e da solo non posso fare nulla. E Napoli Vincente nasce anche da questo stimolo, non su commissione, non perché il Napoli era in Champions. Oggi esce un inno al giorno: Bennato, Di Capri, chapeau! Ma esce anche Barbato De Stefano, un Sig. Nessuno, la cui canzone, però, è la più cliccata. Grazie a questo sto conoscendo tante persone di cultura, perché a Napoli c’è la cultura più bella del mondo.

Come regista hai girato un corto dal titolo “Sala Buia”, i protagonisti sono Buio e Luce. La Luce vince sul Buio con un sorriso, quale potrebbe essere il sorriso trionfatore sul buio di Napoli?

L’esame di coscienza, è l’unica cosa che può illuminare Napoli togliendo “quelle cose” dalla strada, neanche la politica può togliere l’immondizia, solo l’esame di coscienza dell’individuo perché la società è fatta di individui e se tutti lo facessero si potrebbe arrivare ala Luce definitiva, se questa si dovesse affievolire, un altro esame, e poi ancora un altro…

E dell’attuale atteggiamento tentennante di Mazzarri che ne pensi? (prima della riconciliazione – ndr)

Ma davvero ci credete? Stanno pazzianno. Chilli so’ simpatici, pure ‘e nomme ‘nce stanno bello, Walter e Aurelio, è ‘nu film: va cu ‘a Juve e po’ a ‘nu certo punto:”Walter te ne vuò ‘i? E vattenne!”. Secondo me Mazzarri rimane perché ha fatto un lavorone esagerato e poi perché De Laurentiis lo stima. Quello che leggiamo sono tutte baggianate, mi fido dello sguardo, del piano di lavoro del Presidente. Ho avuto anche la fortuna di assistere ad un allenamento e ho visto l’allenatore dire due parole alla squadra e quelli se magnano ‘o pallone, lui ogni volta trova stimoli importanti e secondo me è da Napoli, noi non abbiamo bisogno di nomi, ma di gente ca vo’ faticà. I nomi vanno bene per Milan, Inter e Juve per l’appoggio della situazione palazzesca e nuje invece amma sudà. Alla fine il lavoro paga.

A quale giocatore del Napoli ritieni di assomigliare di più?

Mi sento un mix tra Lavezzi e Hamsik. Alle volte pare Lavezzi, ‘nu scombinato, però che dà molta fantasia, a volte sono Hamsik, il metodo. È anche questione di persona: io sono Acquario, segno fantasioso, fantastico e ascendente Vergine ca me mette a posto.

 

A quale operetta paragoneresti il Napoli di quest’anno?

Per eleganza direi “La Vedova Allegra” perché siamo entrati con eleganza in Europa, che bello!

E De Laurentiis e Mazzarri un po’ come Anna Glavari e il conte Danilo? Si scontrano, fanno scintille ma sotto sotto si amano.

È quello che ti ho detto io prima! Un “Tace il labbro” cantato da Mazzarri e De Laurentiis sarebbe bello – canticchia “No non te ne andar, tu hai portato il Napoli in Champions… No nun me ne vaco je resto ‘cà pe sempe… ‘o scudetto c’ amma piglià…

 

Per concludere un augurio per il Napoli e per la Napoli

Per il Napoli chiedo ai tifosi di apprezzare di più quest’operato che parte dagli inferi, riuscire ad arrivare dove siamo arrivati significa davvero avere gli attributi giusti. Qui i ragazzi vivono di calcio, li vedo, non dormono, piangono quando Lavezzi viene squalificato, è una cosa che ti cambia l’umore e che si vive solo a Napoli, non esiste una Città come Napoli. L’auspicio: quello di arrivare a conquistare il tricolore, ma anche quando non ci arriviamo Napoli è vincente. È bello ‘stu fatto ca ‘o napulitano se fa sicco ma nun more, pecchè nuje cumbattimmo, amma combattere!

Vi proponiamo anche la videoclip ufficiale dell’inno “Napoli vincente”:

 

 

A cura di Maria Villani

 

 

 

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