Negli ultimi giorni si è parlato molto del legame tra la società di De Laurentiis ed il caso Calcioscommesse in virtù della presunta combine proposta dall’allora portiere azzurro Matteo Gianello ai compagni di squadra Grava e Cannavaro (che secondo lo stesso portiere non hanno dato seguito in maniera positiva alla sua richiesta) in occasione del match tra Sampdoria e Napoli del campionato di Serie A 2009/2010. C’è discussione in merito al possibile coinvolgimento indiretto del club partenopeo e per saperne di più la redazione di Iamnaples.it ha contattato in esclusiva l’avvocato Edoardo Chiacchio, esperto di Diritto sportivo:
Analizzando le dichiarazioni rilasciate dall’allora tesserato partenopeo Matteo Gianello alla Procura della Repubblica in merito alla tentata combine nella gara tra Sampdoria e Napoli del campionato 2009/2010, dire che la S.S.C. Napoli rischia una penalizzazione è scorretto?
“Per quanto riguarda questa tale situazione, concordo con quanto affermato dal legale della società partenopea Mattia Grassani. C’è infatti la possibilità di un deferimento e di una penalizzazione a carico del club di De Laurentiis in caso di accertata responsabilità del calciatore Gianello per il tentativo di illecito sportivo”.
Il caso riguardante Gianello e indirettamente il Napoli può essere paragonato a quelli di Doni e Masiello?
“C’è una differenza tra i casi che hanno coinvolto Doni e Masiello e quello che ha come protagonista Gianello, poichè per quest’ultima vicenda l’illecito sarebbe stato tentato e non consumato e le sanzioni potrebbero dunque essere più tenui. Paragonandolo poi con il caso specifico dell’ex capitano dell’Atalanta c’è un ulteriore diversità, derivata dal fatto che quello eseguito dal suddetto è stato un illecito cosiddetto a vincere, atto cioè a determinare un risultato positivo in favore della sua squadra: l’Atalanta vinse di fatti quel match con il Piacenza. Da quanto si è letto invece, il tentativo di illecito del tesserato del Napoli sarebbe consistito in un’alterazione della gara con la sconfitta del club partenopeo, si parla quindi di illecito a perdere”.
I calciatori azzurri Gianluca Grava e Paolo Cannavaro rischiano di essere giudicati per omessa denuncia?
“Il Codice di Giustizia sportiva prevede, nel caso di omessa deuncia di un tesserato che abbia notizia o proposta di illecito sportivo, una sanzione a carico degli stessi tesserati e della società di appartenenza. In questo caso i calciatori rischiano una sanzione di squalifica ed il club può essere punito con un’ammenda”.
Intervista a cura di Antonio Fusco
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro