Terminata la regular season al primo posto nella Division Sud Ovest, con 54 punti totali, la BpMed prepara i playoff a circa 18 giorni da gara 1 di semifinale. Per la nostra consueta rubrica abbiamo portato ai nostri microfoni Nelson Rizzitiello. Ecco il resoconto di una interessante intervista:
Si è conclusa una stagione esaltante per la BpMed Napoli. Tracciamo un bilancio di queste 34 partite di regular season.
E’ stata un’annata quasi perfetta fino a questo punto. Alla vigilia eravamo partiti con l’intento di giocarcela con tutte le squadre da affrontare, poi col tempo abbiamo capito che potevamo ambire a qualcosa di più importante. Abbiamo battuto squadre importanti, sulla carta maggiormente accreditate rispetto a noi. Io darei un bell’otto a questa regular season!
Quale è stata per te la sorpresa maggiormente gradita in questa esperienza partenopea?
Credo che la cosa che mi ha colpito maggiormente sia stata proprio il calore del pubblico, considerando che Napoli ha una squadra di calcio che attira su di sé l’attenzione di gran parte dei napoletani. Prima di arrivare a Napoli credevo di trovare difficoltà ad ambientarmi, invece sono stato accolto alla grande nel capoluogo campano. Ho trovato sia in città, sia all’interno dello staff persone disponiblissime.
C’è stato un momento in questa stagione che per voi ha rappresentato la svolta in campionato?
Non credo che ci sia stata una partita in particolare che abbia dato la svolta. Partita dopo partita, abbiamo acquisito fiducia. Nelle prime giornate le abbiamo vinte tutte all’ultimo minuto, con il risultato in bilico fino alla fine. Questo aspetto credo ci abbia dato sicurezza e consapevolezza nei nostri mezzi e ci abbia concesso di fare una bella stagione.
Ovviamente grandi meriti di questa annata vanno a coach Maurizio Bartocci, che è stato bravo a compattare un gruppo nuovo, creando le giuste motivazioni e una certa unità di intenti
Ha lavorato benissimo, i numeri sono dalla sua parte. E’ stato bravo a costruire la squadra in cui ha imposto delle regole che noi applichiamo e rispettiamo. Noi giocatori abbiamo sempre creduto tanto nel suo lavoro.
11.8 punti, 1.2 assist, 3.9 rimbalzi e un gioco sporco in difesa non indifferente: questi sono i tuoi numeri. Quale il tuo giudizio personale?
Beh, io darei un 6.5 a questa mia annata, anche perché ci sono stati degli alti e bassi a causa di alcuni problemi fisici. In partite importanti come quelle con Torino, con Omegna ero al top della forma, poi gli infortuni mi hanno bloccato. E’ stata una stagione atipica per me perché, a differenza degli anni precedenti, pur dando un buon contributo all’attacco, in difesa ho sempre lottato con grande intensità
Sei stato un po’ il jolly per Bartocci che spesso ha mischiato le carte schierandoti all’occorrenza anche da 4.
Sicuramente è stata un’arma tattica in più per la squadra. Ovviamente ho caratteristiche diverse rispetto ad un 4 puro, ma allo stesso tempo il coach punta sfruttare la mia forza fisica in particolari momenti del match.
Prima dell’inizio del campionato, Mason Rocca spese delle belle parole per te, affermando che saresti entrato nel cuore dei tifosi per il tuo tipo di gioco.
Spero che questo sia accaduto, io ce l’ho messa tutta. Quando Mason è arrivato a Jesi io avevo solo 16 anni ed in allenamento ho sempre cercato di ‘rubargli il mestiere’, puntando a dare sempre il massimo in campo, a lottare a combattere. Io credo che la gente nota l’intensità, la voglia e il coraggio di un giocatore, a prescindere dall’apporto effettivo che riesce a dare alla squadra.
Si avvicinano i playoff: mancano poco più di due settimane. Come arrivate alla post season?
Stiamo cercando di recuperare la forma fisica. Anche io mi sto allenando con costanza per metabolizzare l’ultimo infortunio. Purtroppo, però, non avrò la possibilità di affrontare una vera partita per assaporare il ritmo playoff. Credo che comunque sarà importante sapere quello che si vuole, quindi scendere in campo con la giusta voglia di vincere
Trento-Casalpusterlengo, da quest’incontro uscirà la vostra avversaria al primo. A tuo avviso quale delle due squadre è maggiormente congeniale alle vostre caratteristiche?
Partendo dal presupposto che con nessuna delle due compagini avremo vita facile, credo che Trento sia la squadra che più si addice alle nostre credenziali. Mentre Casalpusterlengo è una compagine imprevedibile che può colpirti in ogni zona del campo, Trento, seppur squadra esperta, si affida molto al gioco del post basso e quindi in difesa potrebbe crearci meno problemi.
A prescindere dall’avversario, sarà importante far rispettare il fattore campo
Giocare a Napoli non sarà facile per nessuno. Sarà una gran bella soddisfazione vedere gli spalti gremiti con 2000/3000 anime che ti sostengono. Il fattore campo è un risultato che abbiamo acquisito sul campo e che quindi non vogliamo gettare al vento.
Sbilanciamoci, Nelson: chi arriva in Legadue?
[Ride, ndr] Credo che Omegna e Torino sono le maggiori accreditate per il salto in Legadue. Poi ci siamo noi insieme a Trento, Trieste e tante altre.
E il tuo futuro è azzurro?
Con la società ho un altro anno di contratto. Sinceramente penso a terminare il campionato e a dare il mio apporto alla squadra. Certo che salire a braccetto in Legadue sarebbe gratificante per me, ma bisognerà parlare con la società e sapere se l’intenzione è quella di continuare insieme questa esperienza.
Servizio a cura di Stefano D’Angelo
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