Allarme al Vomero: c’è un focolaio di contagiati da coronavirus, almeno così sostiene il governatore Vincenzo De Luca. Non solo cluster familiari, ma un numero consistente di persone che ha contratto il virus. La quinta municipalità ( Vomero- Arenella) fin dall’inizio è quella con la percentuale più alta di contagiati: il 17,34 per cento della città. Casi raddoppiati in pochi giorni.
La quinta municipalità (Vomero-Arenella) fin dall’inizio è quella con la percentuale più alta di contagiati: il 17,34 per cento della città. La situazione diventa ancora più grave, però, se ci concentra solo sull’ultima settimana con la percentuale, così fanno sapere dall’Unità di crisi della Regione, che schizza al 28 per cento. Dati che preoccupano e in Regione si stanno facendo le valutazioni del caso: anche quella, ma al momento è solo una ipotesi teorica, di dichiarare l’area collinare Zona rossa, isolandola dal resto della città.
“È uno scenario ipotetico che sarà preso in considerazione solo se la situazione dovesse peggiorare nei prossimi 2- 3 giorni ” , precisano da Palazzo Santa Lucia.
Tornando al Vomero, quartiere dove risiede il sindaco Luigi de Magistris, tra i fattori che ne fanno il quartiere con più contagiati ( ieri mattina con l’Arenella i positivi erano 142) c’è la presenza di determinate categorie professionali, maggiormente colpite dal virus, come medici e avvocati. A seguire c’è la prima municipalità (Chiaia-San Ferdinando- Posillipo) dove la percentuale dei contagiati è del 16 per cento con 131 casi. Meno bersagliati Miano, Secondigliano, San Pietro a Patierno con 32 casi e una percentuale del 3,91 per cento.
Da sottolineare, però, che la maggior parte dei contagiati in città, il 62,7 per cento, è in isolamento domestico, il 19,45 in degenza ospedaliera e solo l’1,40 per cento è costretto alla terapia intensiva. La percentuale dei decessi è del 4,90 per cento.
Alle dichiarazioni del governatore risponde il Comune con una nota a firma dell’assessora alla Salute, Francesca Menna: ” Dai dati che il Comune riceve ogni giorno dalle competenti autorità sanitarie, non si evince la presenza di un focolaio specifico”.
Fonte: repubblica.it
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