De Laurentiis è stato uno degli ultimi ad uscire dagli spogliatoi del San Paolo. Dopo aver ascoltato lo sfogo di Mazzarri sul gol annullato a Pandev dietro segnalazione del guardalinee il presidente si è presentato davanti alle telecamere. «L’allenatore ha ragione: fa male vedersi portare via questi punti», ha detto il produttore cinematografico, schierandosi ancora una volta dalla parte del tecnico.
Ne ha preso le difese pubblicamente quando la squadra ha cominciato a scricchiolare, ad esempio dopo il ko casalingo contro la Roma. È arrivato ad immaginare un futuro alla Ferguson, lo storico manager del Manchester United, per lui, l’allenatore con cui s’era molto raffreddato il rapporto nel finale dello scorso campionato, quando si era aperta una trattativa tra il tecnico toscano e la Juve. De Laurentiis è pronto a discutere con Braschi, il designatore arbitrale. Due idee. «Vorrei che gli arbitri venissero a parlare dopo le partite. È una richiesta che le tv dovrebbero fare. Idea vecchia? Proponiamola nuovamente perché sarebbe giusto far parlare gli arbitri con il Mazzarri di turno». L’altra. «Credo che quattro arbitri siano pochi, ne occorrerebbero sei, ovvero con i giudici di porta, come accade nelle competizioni internazionali. Vedete cosa succede in Champions League? Si gioca in maniera rapidissima, ti ammoniscono non appena apri bocca».
Una richiesta di maggiore attenzione è partita dal presidente del Napoli, mentre in sala stampa il tecnico ha fatto il conto degli errori finora commessi dai direttori di gara ai danni degli azzurri. L’errore dell’arbitro Banti, sollecitato dalle moviole e non soltanto dalle parole di Mazzarri, non basta per giustificare la prestazione del Napoli. Hanno fischiato i tifosi, poco più di 25mila, presenti sugli spalti del San Paolo. Dalle curve, prima e dopo, cori indirizzati al presidente: «Noi vogliamo vincere» e «Napoli siamo noi».
È forte la delusione dei tifosi che hanno visto gli azzurri allontanarsi dal vertice della classifica in queste settimane. Ma De Laurentiis ha invitato a non mollare. «Il settimo posto? Siamo ancora in ballo. Faremo bene fino alla fine. Non bisogna dimenticare cosa è accaduto qualche anno fa alla Fiorentina di Prandelli: andò molto avanti in Champions, però ne pagò le conseguenze in campionato. È qualcosa di fisiologico».
Mazzarri ha schierato nell’ultimo quarto d’ora, quando è partito con decisione l’assalto finale degli azzurri, anche il cileno Vargas, acquistato dal Napoli a fine dicembre per poco più di 11 milioni di euro. Una cifra elevata, considerando l’età dell’ex attaccante dell’Universidad de Chile, ma c’era una notevole concorrenza.
Soddisfatto De Laurentiis: «Vargas ha giocato bene, date tempo al tempo. Guardo sul lungo periodo, non al giorno dopo». Ecco perché il presidente li ha definiti acquisti prospettici, Vargas è uno dei giocatori su cui costruire il Napoli del futuro. Ma, intanto, c’è da rilanciare questo, dopo il rallentamento nell’ultimo mese, ovviamente in campionato.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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