Il portale uruguagio El Observador dedica un lungo articolo ad un presunto caso Cavani, prolifico goleador a Napoli, “ramo secco” nella Celeste. A difendere le posizioni del Matador è intervenuto anche il ct Oscar Tabarez. Ecco l’articolo tradotto da IamNaples.it per i suoi lettori:
Edinson Cavani, ecco uno che si sacrifica per la Seleccion e costruisce sulla sua umiltà sapendosi adattare alle circostanze. Una squadra si configura per la somma delle individualità con il loro apporto al collettivo. Ognuno deve aver chiaro qual è il suo ruolo; ed eccolo Cavani: goleador nel suo Napoli, mentre ha poche frecce all’arco della Seleccion, strano caso da analizzare. La realtà dei fatti dice che con la maglia dell’Uruguay le reti segnate sono state appena due, il resto in gare amichevoli.
Giocatore inamovibile – Cavani appartiene alla stessa generazione di Luis Suarez, ma è apparso dopo. Ha avuto bisogno di più tempo per adattarsi. Ed in un determinato momento si sono anche ingenerati dubbi sull’opportunità per Tabarez di insistere con il Matador. È costato un po’ ma ne è valsa la pena. Certo, perché il giocatore “sotto accusa” possiede un quid che non ha nessun altro giocatore nella Celeste: “Cavani è l’unico attaccante della rosa che può svolgere una funzione richiesta dalla squadra” – ha spiegato Tabarez. A cosa faceva riferimento? Alla sua posizione in campo, a ciò che gli richiedono. Per la sua potenza fisica l’allenatore intende che il goleador del Napoli è in grado di spaziare per il terreno di gioco, andando a riempire i vuoti, marcare, fino a coprire le laterali se necessario. E questo vuol dire allontanarsi dalla porta.
Gli italiani si sono irritati – Per quei tempi dolci della Coppa America nel 2011, quando ancora non si conosceva il destino della Celeste, i dirigenti del Napoli hanno protestato. Il Presidente De Laurentiis si è messo alla testa del gruppo, argomentando che Cavani giocava fuori posizione, troppo sacrificato. In Italia si è creata molta agitazione per questo. E la stampa ha montato tutta una questione mediatica criticando, giustamente, la posizione occupata dal Matador nella Celeste. E gli italiani avranno, giustamente, pensato: Cavani è quotato più di 50 milioni di euro, ma nella Seleccion non segna, la qual cosa può provocare un abbassamento del prezzo. Difendono i loro interessi.
E Tabarez ha risposto – In una delle tante conferenze a Mendoza, l’attaccante ha detto la sua, prima della partita contro il Cile, sulla polemica che si era ingenerata: “Ero desideroso di giocare in quella zona del campo perché non sto giocando nel mio ruolo ed è normale che così uno finisca le partite con la voglia di concretizzare di più la volta successiva. La statistica poi porta una risposta. Nel Napoli è stato un anno molto buono per la posizione in cui ho giocato, ma nella Seleccion non gioco nella stessa posizione e quindi le cose stanno diversamente. Qui devo svolgere un’altra funzione.
Il tecnico Tabarez, dal canto suo, ha affrontato la cosa con il suo stile particolare, non entrando in polemica né immischiandosi nei temi mediatici. “Per me non è nessun sacrificio. Non me lo hanno detto allo stesso modo quando l’ho fatto al Mondiale. L’allenatore dell’Uruguay sono io. E non sto qui per mettere un calciatore nel ruolo che vogliono i dirigenti. Questo è un tema mediatico. Vero è che mi convinsi, perché lo vidi al Mondiale, che i tre attaccanti che abbiamo possono funzionare tutti e tre insieme. A Cavani è chiaro che il suo principale obiettivo e dare tutto in campo. E gli abbiamo proposto di giocare in questa posizione. Fine dell’argomento.
Il fatto è che quello di Cavani è un caso strano. Goleador e idolatrato a Napoli, dove la sua quotazione è arrivata a 70 milioni di euro e dove ha firmato un prolungamento del contratto fino al 2017, che ha incluso un adeguamento dell’ingaggio. In Uruguay a malapena è riuscito a segnare due reti. Tutto a beneficio del collettivo.
Fonte: El Observador.com.uy
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La Redazione
Traduzione e adattamento a cura di Maria Villani
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