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Curiosità – Che flop il gioiellino Ødegaard del Real Madrid: il Castilla di Zidane manca la promozione

A gennaio la squadra dell'ex Pallone d'Oro era prima in classifica in Segunda B: col 16enne norvegese in campo 5 k.o. in 10 gare. Si allena con Ancelotti, viene solo per le partite, i compagni lo invidiano: "Vorremmo guadagnare quanto lui"

Si intuiva da un po’, ora è ufficiale: il Real Madrid Castilla giocherà un altro anno in Segunda B, la terza serie spagnola nella quale è retrocesso lo scorso anno. Affidata a Zidane la seconda squadra del Madrid è partita malissimo, 5 sconfitte e appena 3 punti su 18 nelle prime 6 giornate, ultimo posto a -13 dalla vetta, ma poi ha cominciato a volare. Vittorie in serie, una sola caduta in 16 giornate e 1° posto in solitario il 25 gennaio. Le acide polemiche generate dal fatto che Zizou non avesse ancora ottenuto il patentino da allenatore sepolte, gli elogi al francese in costante aumento.
IL COLPO — Il 22 gennaio il Madrid presenta alla stampa Martin Ødegaard. Numeri mai visti per un ragazzo di 16 anni in arrivo dalla Norvegia: due tv del suo Paese danno l’evento in diretta, a Valdebebas la sala stampa è piena. Il ragazzino accanto a Butragueno sorride e se la cava non senza impacci. L’idea è quella che alterni allenamenti con la prima squadra a quelli col Castilla, e che giochi in campionato con Zidane. Immediatamente però si apre una crepa bella grossa: il capitano della seconda squadra del Madrid, Sergio Aguza, a chi gli chiede un parere sull’acquisto galactico risponde chiaro: “Piacerebbe anche a me guadagnare ciò che prende Ødegaard”. Già. Lo stipendio del pupo norvegese che prima di approdare a Valdebebas ha fatto il giro delle sette migliori chiese del calcio europeo, ha un ingaggio ben superiore al milione di euro. “Guadagna più di Jesé”, “Guadagna quasi come Isco”, le voci che corrono a Madrid. Ma non è solo una questione di stipendio. Il piccolo Martin gode d’immensi privilegi, inusuali per uno della sua età che di fatto deve ancora dimostrare tutto. Si allena solo con la prima squadra poi nel weekend si abbassa a giocare col Castilla. Non conosce i compagni né il loro gioco. Ancelotti subisce ogni tipo di pressione per farlo debuttare in Liga e in Champions perché batta record di precocità. Come se il Madrid fosse la squadretta di quartiere. Carlo resiste. E il Castilla crolla.
LA CADUTA — Non sarebbe giusto addossare al piccolo Ødegaard tutte le responsabilità della picchiata della squadra di Zidane però i numero sono devastanti. Martin debutta col Castilla l’8 febbraio. In questi 3 mesi ha giocato 10 partite in bianco: una vittoria, 4 pari e 5 k.o. Un solo gol segnato. Il team di Zizou è passato dal 1° al 9° posto: la vetta oggi è lontana 13 punti, i playoff 5 a un turno dalla fine. In 3 mesi il Castilla ha vinto tre gare : due senza Odegaard quando Zidane si è imposto e l’ha lasciato fuori. Sui giornali sono affiorate critiche alla gestione della situazione da parte della Casa Blanca, e soprattutto As è stato durissimo: “Odegaard ha mutato l’ecosistema del Castilla – si leggeva sul quotidiano sportivo madrileno (e madridista) il 26 marzo scorso -. Allo spogliatoio non va giù il suo status digalactico“. Dalla Casa Blanca nessun commento ufficiale, però il Castilla è stato colpito e affondato, la promozione buttata via. Tutto per un ragazzino norvegese.
Fonte: gazzetta.it
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