Da pochi minuti è finita Parma-Napoli: Ghirardi e Leonardi non si contengono più, Benitez ha il suo solito faccione con le guance rosse e la grande sfida con la Juventus è già finita in archivio. La grande contraddizione partenopea continua. Dal trionfo del San Paolo ai punti persi con Parma, Bologna, Chievo, Udinese e Sassuolo. Semplice: il Napoli non può essere considerato una grande (pronti gli insulti: rivolgetevi al Twitter MCriscitiello). È stata la settimana di Giueseppe Marotta, Beppe per gli amici, e Luigi De Laurentiis, il figlio di papà per i nemici. Bene, da Lione, Beppe ha sputato l’oliva che gli era rimasta in gola al San Paolo. Peccato che abbia beccato, dritto in fronte, De Laurentiis (il figlio di papà per i nemici). Gigi, per i suoi amici, ha definito “un grande ignorante” il Direttore Generale della Juventus che a Torino, quest’anno, vincerà il terzo scudetto consecutivo, vuole provare a vincere una coppa europea e ha rimesso in ordine i bilanci della Regina d’Italia. Se Beppe ha rosicato, per un attimo, per la sconfitta a Napoli, Gigi è stato un gran maleducato. Il suo Napoli deve dimostrare anche da questi gesti di meritare palcoscenici importanti, invece, continua a perdere punti con le piccole e le medio grandi. In Europa è uscito subito dalla Champions e, quasi subito, dall’Europa League. La stagione di Benitez non si può, assolutamente, definire positiva e il distacco dalla Juventus è pari alla distanza tra Capri e Carpi. Sembrano uguali ma non lo sono. Chi è Capri e chi Carpi? Che saranno due faraglioni. I napoletani sentono la partita con la Juventus come l’evento dell’anno e, giustamente, i tifosi fanno i tifosi ma i dirigenti devono/dovrebbero restare sempre tra le righe del rispetto e dell’intelligenza pallonara. Ci dicono, però, che Beppe dopo l’attacco di Gigi non ha deciso di smettere con il calcio; se ne farà una ragione e non invierà neanche il c.v. per partecipare al prossimo cinepanettone. Al massimo consiglierà a Gigi un difensore per rinforzare la rosa di Benitez che ha costruito la squadra dimenticandosi di quelli che giocano nella propria metà campo.
Fonte: Michele Criscitiello per tuttomercatoweb
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