Lo spavento iniziale dopo aver saputo del compagno Vlahovic, ma poi la freddezza nel seguire le precauzioni. Il capitano della Fiorentina German Pezzella, intervistato dal Corriere Fiorentino, racconta come ha vissuto l’esperienza Coronavirus che lo ha visto coinvolto in prima persona: “All’inizio avevo un po’ di tosse e una leggera febbre – spiega il difensore argentino – ma poiché in squadra c’era già stato qualche caso, ho immaginato che si trattasse di Coronavirus. Ho subito preso ogni precauzione, ma i sintomi per fortuna non sono stati pesanti. Io non sono un medico, quindi mi baso su ciò che dicono gli esperti. Per me è stata come una semplice influenza, ma è chiaro che per tante altre persone non è assolutamente così. Inizialmente ho avuto un po’ di paura, ma fortunatamente l’evoluzione della malattia nel mio caso è stata molto rapida, quindi la paura è andata via in fretta”.
“Come ho vissuto l’isolamento? Dopo il caso di positività di Vlahovic ero già in isolamento in camera senza la possibilità di vedere nessuno. Quando ho scoperto di essere positivo non è cambiato molto per me, sono rimasto in isolamento e continuavo a tenere i sintomi sotto controllo. I miei genitori e mia moglie erano lontani e ovviamente erano molto preoccupati. Non è stato semplice – ha concluso Pezzella – ma sono stato bravo a restare tranquillo e trasmettere anche a loro la mia serenità, per quanto possibile”.
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