A Firenze pensano che il primo trofeo della gestione Della Valle non sia mai stato così vicino: battuto il Siena nel derby dei quarti di finale, a Montella toccherà l’Udinese nel doppio incrocio delle semifinali, ed eventualmente la finalissima di Roma. L’ultima coppa in bacheca fu sistemata nell’era Cecchi Gori, con i DV tre semifinali, una di Europa League, e ora due di coppa Italia. Spingersi a sognare l’Olimpico è un film da appassionati viola, la realtà fa comunque della Fiorentina una serissima candidata. La squadra sa guardare oltre la maledizione dell’attacco (fuori Gomez, Pepito, Matri e stasera k.o. Ilicic), sa concentrarsi su ogni sfida (non era un Siena affatto dimesso) e superare l’ostacolo anche se in difficoltà.
DUBBIO RIGORE — Anche perché il Siena non rinuncia alla formazione titolare, e si presenta con la carica da derby. La Viola spuntata di Montella propone Ilicic centravanti (esperimento mal riuscito a Torino, stavolta vincente) con Joaquin e Cuadrado assistenti esterni. E’ dunque lo sloveno ad aprire il match infilandosi nel corridoio offerto da Dellafiore, e potrebbe anche procurarsi pronti-via un rigore su cui Giacomelli passa su (le immagini lasciano il dubbio: in caso di fischio ci stava anche il rosso a Feddal).
SOFFERENZA — Dopo un primo tempo di possesso ma non di grandi chance, la ripresa presenta la sorpresa: Giacomazzi inchioda Neto sulla punizione di Rosina e complica la serata viola. Almeno finché sull’angolo del solito Ilicic (che poi va k.o. alla spalla) non risolve (di testa) Compper. In mezzo ci starebbe pure un altro rigore per il contatto Matheu-Mati: viola comunque in semifinale.
Fonte: gazzetta.it
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