Ecco quanto riportato dal Corriere dello Sport in merito ai provvedimenti che la Lega Serie A prenderà per contrastare la pirateria, che in questo inizio di stagione calcistica ha assunto dimensioni ancora più ampie: “Per fermare i pirati del pallone bisogna togliergli l’acqua. Colpire alla sorgente, oscurare i server in odore di illegalità durante gli orari delle partite: gli inglesi già lo fanno per difendere l’oro della Premier League, mentre il blocco italiano avviene a valle, su siti e app. La «super injunction» è un’arma giuridica che consente di chiudere, praticamente in tempo reale, i segnali clandestini. Lo «spegnimento a tempo» neutralizza uno dei trucchi preferiti dai ladri d’immagine: utilizzare server che al loro interno hanno anche contenuti leciti per rendere più complesse le indagini e guadagnare tempo. E il tempo è tutto in questa battaglia di 90’.
Alla ricetta britannica si ispira la serie A nella sua crociata anti-scrocconi promossa dal presidente Gaetano Miccichè, perché il fenomeno ha assunto dimensioni enormi. «È un crimine che non solo danneggia club e tifosi — spiega il numero uno di via Rosellini — ma priva il movimento delle risorse necessarie per crescere». L’obiettivo è difendere il valore dei diritti tv, l’architrave che regge l’intero sistema tanto che nell’ultimo bando sono stati introdotti compensi variabili in base al numero di abbonati. Ma gli iscritti alle pay tv non aumentano, mentre nelle prime 10 giornate di campionato sono stati intercettati, e bloccati, 18 mila streaming fuorilegge. Il dato è in crescita rispetto allo stesso periodo del precedente torneo quando a fine stagione si è arrivati a 65 mila con Juve, Inter e Milan sul podio delle squadre più piratate”.
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