Seconda trasferta siciliana per gli uomini di Mazzarri nell’arco di quasi un mese. Domenica alle 15.00 lo stadio Massimino vedrà il Napoli opposto al Catania, “orfano” di Montella, ma non dello spirito combattivo che lo contraddistingue. L’undici agli ordini di Rolando Maran è reduce da una sconfitta rimediata domenica scorsa proprio contro la Fiorentina, allenata dall’ex aereoplanino, ma ha ben iniziato il campionato, con un pari, a Roma, seguita da una vittoria casalinga contro il Genoa. E infatti il tecnico trentino, nonostante lo stop nell’ultima giornata ha subito spronato i suoi: “Il Napoli è tra i più forti del torneo, ma noi non partiamo battuti, dobbiamo essere sempre propositivi”.
Ed è un campo ostico il Massimino per gli azzurri, che hanno al massimo pareggiato dai tempi della risalita nella massima serie, intanto tra le due tifoserie è risaputo ci sia una sorta di tacito gemellaggio, non ufficiale, maggiormente avvalorato poi, dalle parole di incoraggiamento del presidente Pulvirenti che ha avuto alle sue dipendenze Walter Mazzarri all’Acireale, nel 2001-2002; il numero uno catanese dichiara, infatti, dopo Catania ovviamente, di avere Napoli nel cuore e di “tifare” per gli azzurri nel corso del campionato. Il patron etneo smentisce poi le voci relative a due temi del mercato chiusosi relativamente da poco: il suo interessamento a Edu Vargas, la cui stella ha cominciato a brillare ieri in Europa League, ed il corteggiamento della dirigenza azzurra a Nicolas Spolli, concentratissimo anch’egli sulla sfida imminente già da domenica scorsa. Il difensore argentino è in
ballottaggio con Bellusci, e potrebbe quindi anche partire dalla panchina insieme a Ricchiuti, elemento spinosissimo per gli azzurri già dai tempi della doppietta inflitta al Napoli il 19 Dicembre 2005 con la maglia del Rimini in Serie C. Barrientos, l’altro connazionale di Lavezzi, nonché suo amico, in gol nella partitella di ieri, pure non risparmia le lodi per le qualità di Cavani & Co. definendoli da scudetto: “Per batterli dovremo dare il 101%” – dice l’attaccante di Rosario senza mezzi termini. Insomma, è un collettivo consapevole dei propri mezzi, e non ne fa mistero, il Catania, rimanendo pressoché invariato nella sua intelaiatura rispetto ad un anno fa – “Il Napoli sa che siamo difficili da affrontare” – ma rimane umile dichiarando all’unisono come suo obiettivo la salvezza; la citazione appartiene a Giovanni Marchese, autore del primo dei due gol rossazzurri nella partita di un anno fa e che oggi si professa attaccatissimo alla maglia e pronto in qualsiasi momento a firmare il rinnovo contrattuale con il club
etneo. Il tutto mentre Mister Maran pare abbia visionato due diverse formazioni per affrontare i partenopei. A centrocampo provati Izco, con Biagianti, Castro, fresco arrivato dall’Argentina, ed anche Rolin, il quale potrebbe, però, non figurare nell’undici iniziale. La difesa si affida all’esperienza del roccioso ex juventino Legrottaglie; gli toccherà fermare il Matador, Atleta di Cristo come lui. A centrocampo non mancherà Francesco Lodi, al Catania dal 2011, un napoletano purosangue che non ha mai vestito la maglia del Napoli pur essendone tifosissimo, anzi, rivela di aver imparato a calciare le punizioni studiando i video del suo idolo d’infanzia, Diego Armando Maradona. Ed è stata una settimana davvero speciale per il fantasista dei siciliani, all’insegna di una nota “rosa”: la nascita della sua secondogenita Ginevra. Curiosa coincidenza, proprio nella settimana che ha preceduto la gara
interna col Parma un calciatore emiliano era divenuto padre di una bambina. Che l’azzurro porti bene al “rosa” e viceversa?
Maria Villani
