Si regala il Benevento nel secondo turno di coppa la Casertana che nella ripresa regola una Lupa Roma troppo rinunciataria. Quinta vittoria consecutiva tra campionato e manifestazione tricolore per i rossoblù di Gregucci in forma straordinaria, impenetrabili e fatalmente efficaci. Impegno infrasettimanale all’insegna del turnover. Formazione quasi stravolta rispetto all’anticipo di venerdì scorso contro il Matera per Gregucci che non rinuncia al consueto 4-2-3-1. L’ex centrale dell’Ischia Mattera è affiancato nella retroguardia a quattro dal veterano D’Alterio. De Marco è arretrato a destra, mentre Tito prende il posto di Bianco a sinistra. Alessandro agisce alle spalle di Ricciardo, mentre Pontiggia e Alvino spaziano sulle corsie laterali. Filtro e tempi di gioco sono affidati, invece, al duo Marano-Chiavazzo.
Predilige il possesso palla la Caserta invogliata a costruire dalla Lupa Roma adeguata da Cucciari all’impegno di coppa. Tajarol parte dalla panchina così come altri protagonisti in campionato. L’allenatore punta tutto sugli esterni offensivi Scibilia e Moras, oltre al gioco di sponda di Malatesta da solo in mezzo a lottare quasi sempre tra due avversari. Ferrari è il vertice basso del trio mediano completato da Raffaello e Cerrai. Sornioni e pronti a ripartire i laziali. Sono, però, i campani a produrre di più anche se con tentativi dalla distanza soprattutto nella prima frazione.
Cronaca. Al 17’ Alessandro ha spazio in zona centrale, avanza e prova la botta dai venticinque metri che finisce però nettamente alta sulla traversa. Passano tre minuti e Marano, liberato sulla sinistra dopo un fraseggio palla a terra, impegna in due Rossi un po’ incerto nella circostanza. Il ritmo è basso. La Lupa Roma s’accontenta, controlla le rare sfuriate casertane e rischia poco. Al 32’ maldestro sinistro al volo di Tito dalla distanza fuori misura. Poi, prima dell’intervallo Scibilia giustifica la presenza di Fumagalli con un diagonale a mezz’altezza respinto dall’estremo difensore.
Sembra più incisiva in avvio di ripresa la manovra della squadra ospite. All’ottavo Ferrari su punizione causa la respinta di Fumagalli. Gregucci toglie Pontiggia e rispolvera Evangelista Cunzi, con caratteristiche più offensive, che impiega cinque minuti per lasciare il segno. Al quindicesimo, infatti, il neo-entrato devia alle spalle di Rossi una punizione dalla corsia mancina di Tito. La contromossa di Cucciari è Tajarol e il cambio modulo. L’attaccante, al rientro dopo un infortunio, entra al posto di Ferrari e si posiziona accanto a Malatesta in un 4-4-2 offensivo con Scibilia e Moras leggermente più arretrati. Ha più spazio la Casertana che nel finale prova a legittimare il risultato. Al 27’ Ricciardo dal limite quasi coglie impreparato il portiere costretto all’affannosa smanacciata. Al 32’ Frabotta dalla destra mette lungo sul secondo palo. Moras di prima intenzione incrocia ma super Fumagalli evita il pareggio al 32’. Passano tre minuti e i padroni di casa mettono al sicuro la qualificazione. Chiavazzo con un preciso tocco elude il fuorigioco. La sfera arriva a Ricciardo: controllo e tocco sotto su Rossi in uscita per il pregevole raddoppio. Sabato torna il campionato: obiettivo primario per entrambe.
Casertana-Lupa Roma 2-0
CASERTANA (4-2-3-1) : Fumagalli (37’ st D’Agostino); De Marco, D’Alterio, Mattera, Tito; Marano, Chiavazzo; Pontiggia (10’ st Cunzi), Alessandro, Alvino (42’ st Bruno); Ricciardo. A disp.: Idda, Rajcic, Mancosu, Diakite. All.: Gregucci.
LUPA ROMA (4-3-3) : Rossi; Frabotta (35’ st Capodaglio), Cascione, Conson, Celli; Raffaello, Ferrari (20’ st Tajarol), Cerrai; Scibilia, Malatesta (45’ st Faccini), Moras. A disp.: Bolletta, Prevete, Santarelli, Hoxha. All.: Cucciari.
Arbitro : Mancini di Fermo.
Guardalinee : Della Vecchia e Vingo.
Marcatori : 15’ st Cunzi, 34’ st Ricciardo.
Ammoniti : Ferrari (L), Cunzi (C).
Note : spettatori 1000 circa (incasso non comunicato). Angoli 4-2 per la Lupa Roma. Recupero, pt 0’; st 4’.
Fonte: Corriere dello Sport
