Il giorno del verdetto per Calciopoli. La terza sezione della Corte di Cassazione doveva decidere se confermare o meno le sentenze emesse dalla Corte d’appello di Napoli, nei due processi del dicembre 2012 e del dicembre 2013: prescrizione per Luciano Moggi e compagnia.
Il sostituto pg della Cassazione Gabriele Mazzotta ha chiesto la prescrizione per i reati nello scandalo del 2006: prescritto per Moggi il reato di associazione a delinquere, mentre l’ex direttore generale della Juve è assolto da alcuni episodi di frode sportiva.
E’ stata dunque la stessa pubblica accusa a chiedere la prescrizione: anche per Moggi, che era era stato condannato a due anni e 4 mesi per associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva.
Mazzotta ha però respinto la richiesta dei legali di Moggi di proscioglimento dall’accusa di essere stato il promotore dell’associazione. Secondo il rappresentante dell’accusa, è provata l’esistenza dell’associazione configurata dalla Procura di Napoli e l’esistenza di un sistema volto ad alterare la Serie A. Il reato però va dichiarato prescritto.
Riguardo gli ex arbitri Bertini e Dattilo, invece, i pg hanno proposto l’annullamento senza rinvio della sentenza e quindi l’assoluzione. Rigettato il ricorso per Pieri, Dondarini e Rocchi: i tre ex arbitri erano già assolti in appello. Il ricorso è stato giudicato inammissibile della Procura di Napoli. Respinti i ricorsi dei presidenti di Lazio e FIorentina, Lotito e Della Valle (prescritti già in Appello), per gli eventuali risarcimenti civili.
Riguardo a Della Valle, invece, Mazzotta ha dichiarato: “È provata l’attività di dossieraggio da parte del sistema Moggi nei confronti della parte avversa al sistema stesso, e cioè proprio dei Della Valle ritenuti colpevoli di non voler appoggiare l’elezione di Carraro al vertice della Lega Calcio”. Secondo la difesa avrebbero cercato solo di normalizzare i rapporti con i vertici della Lega, sbagliando: “La scelta corretta era denunciare i soprusi”.
Il pg ha chiesto inoltre di dichiarare la prescrizione anche per Antonio Giraudo, ex dg della Juventus, condannato a un anno e otto mesi, sia per il reato associativo che per frode sportiva. Prescritti anche i processi a carico del designatore arbitrale Pierluigi Pairetto e l’ex vicepresidente della Figc, Innocenzo Mazzini. Esaurito il dibattimento per il rito abbreviato, si riprenderà con gli interventi dei legali per il rito ordinario.
Fonte: Goal.com
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