Da quanto tempo la presentazione di un allenatore non attirava anche i tifosi, disposti a sostare sotto il sole che da queste parti non è una carezza, ai primi di luglio e intorno a mezzogiorno? Cosa ha fatto scattare la molla: la nuova società, la totale assenza di tensioni e polemiche, l’immagine di una dirigenza che ha scelto di ripartire con un programma sul quale si concentra senza dare il fianco a interpretazioni di secondo o terzo tipo? Oppure, la molla è scattata perché Zeman è uno che ha una storia al di sopra di ogni sospetto? La risposta non può che dar ragione a entrambe le opzioni, ma oggi è il giorno di Zdenek, il primo di contatto pieno con la nuova realtà professionale. Una realtà che, a pensarci ora, è strano che non abbia incontrato prima anche se a un certo punto della chiacchierata trasmessa anche in diretta streaming da Videolina, il boemo ha detto qualcosa che spiega perché soltanto ora si può pianificare un rapporto diretto fra lui e il Cagliari: “La società ora è cambiata nelle persone, e penso che cambierà molto nella sostanza. Cellino è un vulcanico, uno al quale piace farsi sentire e farsi vedere. Il nuovo presidente invece è uno che lavora molto ma in silenzio, uno che non ama mettersi in mostra”. Chi ci vuole vedere malizia faccia pure, ma Zeman è fatto così: dice quello che pensa e senza che la cosa debba fare scandalo alcuno. “Mi piace allenare, mi piace stare con i giovani… Non per quello che potete pensare (risata, ndr) ma perché in questo modo io torno giovane. Il campo è il mio elemento”. Persino chi frequenta il Cagliari da una vita, fatica a ricordare un altro allenatore che conquista tutti così semplicemente. Zeman facci sognare, gli urlano i tifosi accaldati, davanti all’albergo scelto per la presentazione. “Ci sono anche buoni allucinanti da usare per sognare meglio” e se la ride come fa, una maschera fissa, svelano il suo divertimento le spalle che si sollevano appena ma ripetutamente. Poi capisce che quella gente ha bisogno di sogni, e allora si lega indissolubilmente a loro dicendo le uniche parole spendibili senza voler illudere, né fare promesse di strabilianti vittorie: “Il Cagliari farà divertire perché questo deve essere lo scopo di chi fa calcio. Se non si riesce a dare divertimento alla gente, la gente resta a casa e fa altro. Dunque, l’impegno deve essere questo: far divertire i nostri tifosi”. Aria nuova, di cui dà testimonianza anche il presidente Tommaso Giulini. “C’è una freschezza in questi tre giorni in sede, da quando è arrivato Zeman, si vede solo gente con il sorriso in volto. Si sta bene con lui, è davvero un grande”. Il boemo ha conquistato tutti, tifosi e società: ora il Cagliari può ripartire.
Fonte: Corriere dello Sport
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