Benny Carbone fa un’analisi tattica del match di anticipo della 35esima giornata di Serie A tra Inter e Napoli: A San Siro, nell’anticipo della 35ª giornata, si sono affrontate l’Inter di Walter Mazzarri e il Napoli di Rafael Benitez: i primi, schierati con il 3-5-2, dovevano riscattare il 4-2 dell’andata mentre i secondi avrebbero centrato, con una vittoria, il terzo posto ed i preliminari di Champions League.
LA PARTITA – Anche se la scintilla dell’approccio all’incontro la accende il Napoli che ha un’occasione dopo solo 20″, è l’Inter a costruire la partita con una manovra fluida soprattutto con le mezz’ali (Kovacic ed Hernanes) che con due tiri dalla distanza nei primi minuti hanno costretto Reina a due buone parate. L’occasione più chiara del primo tempo, tuttavia, è degli azzurri che liberano Callejon, completamente smarcato davanti ad Handanovic, il quale manca il bersaglio clamorosamente. Il tema della partita rimane costante per tutto il primo tempo con un fruttuoso palleggio dell’Inter ma ora, con i nerazzurri intimoriti dall’occasione dell’ala partenopea, con un Napoli più incisivo: a tratti l’Inter impone uno sterile palleggio, infatti i partenopei si rendono veramente pericolosi con le ripartenze. Nell’ultimo quarto d’ora il numero di azioni offensive diminuisce, le squadre sono più stanche e la partita diventa più fisica con diversi scontri a centrocampo da cui emerge un’ottima prestazione di Inler, dunque il risultato del primo tempo è di 0-0 che forse penalizza un po’ l’Inter.
Il secondo tempo parte con un piglio differente: il Napoli ha il pallino del gioco e già al 5′ produce una buona occasione con Mertens; dall’altra parte l’Inter sembra attendere e soffrire la manovra partenopea, ma riparte bene con transizioni veloci. Dopo un quarto d’ora inizia a diventare evidente il calo fisico nelle due squadre e la partita perde i cambi di fronte e le innumerevoli occasioni del primo tempo per instaurare una situazione di equilibrio. Nel finale il Napoli schiaccia nella sua metà campo l’Inter, anche grazie all’ingresso in campo di un centrocampista in più come Hamsik, producendo un paio di occasioni soprattutto con Higuain che fino ad allora non si era distinto; clamorosa è l’occasione nel finale con Inler che in transizione offensiva salta un uomo in area, si ritrova solo davanti ad Handanovic e calciando prende il palo alla sinistra del portiere nerazzurro. La partita termina dunque sullo 0-0, un risultato che a mio avviso è giusto per il bel primo tempo dell’Inter e per la tenacia nel secondo tempo del Napoli.
LA FASE DIFENSIVA – Nella fase di non possesso il Napoli lascia giocare i tre centrali nerazzurri attendendo nella propria metà campo già con la punta (Higuain) ed il trequartista (Mertens) che occupano le linee di passaggio centrali. Quando la palla giunge sui quinti dell’Inter, esce l’esterno alto (Callejon a destra e insigne a sinistra), i due centrocampisti (Inler e Jorginho) stanno con le rispettive mezz’ali, i terzini (Henrique e Goulham) danno copertura e/o raddoppio agli esterni alti, oppure ad uscire quando l’esterno alto è in ritardo. I due centrali (Britos e Albiol), infine, con il terzino opposto che ci lega fanno un 3 contro 2 con le due punte dell’Inter.
Nella fase difensiva dell’Inter, quando la palla giunge al terzino, esce la mezz’ala di parte (Kovacic o Hernanes), l’esterno alto di parte è preso dai quinti (Nagatomo o D’Ambrosio); il mediano basso (Cambiasso) e la mezz’ala opposta che è venuta dentro al campo in diagonale prendono i due centrocampisti del Napoli mentre i tre difensori (Andreolli, Ranocchia, Campagnaro) giocano un tre contro due con la punta ed il trequartista azzurri; il quinto opposto si abbassa fino a vedere l’esterno alto e, infine, le due punte (Palacio e Icardi) ballano tra i due centrali cercando, una volta giocata palla al terzino, di impedire lo scarico al centrale difensivo e la linea di passaggio per il centrocampista.
IL GIUDIZIO – È stata una bella partita, terminata sullo zero a zero più per sfortuna che per mancanza di opportunità. Il Napoli ha saputo gestire le ripartenze in maniera perfetta creando le occasioni più pericolose; l’Inter, dall’altra parte, ha espresso un ottimo gioco: coinvolgente è fluido con un ottimo lavoro dei quinti e dei centrocampisti.
Fonte: calciomercato.com
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