Cerca
Close this search box.

Bayern Monaco, campioni col fatturato da urlo: sfondato il muro del mezzo miliardo

Metà Germania tifa Bayern: l’Allianz Arena vede un afflusso costante di settantunomila paganti. Praticamente impossibile trovare un abbonamento

Molte stelle della Bundesliga cadono come nella notte di San Lorenzo. Il Bayern invece splende più forte e sicuro che mai. Astri che hanno una storia di prima grandezza, precipitano clamorosamente. Il Bayern continua a crescere. Ormai metà Germania tifa Bayern. In Bundesliga, gli ultimi cinque posti, prima della pausa del campionato per la Nazionale, ora sono occupati da Stoccarda, Amburgo, Werder Brema, Borussia Dortmund, Hertha Berlino. Una degradazione senza precedenti per storici vessilli del pallone teutonico. L’Amburgo che non ha mai conosciuto l’onta della retrocessione, rischia di perdersi in provincia. Pochi punti più sopra rischiano la graticola Schalke, Colonia, Eintracht Francoforte. I loro colori, tutti insieme, hanno vinto 36 volte il titolo di Campione di Germania. Il Bayern da solo è arrivato a vincere 24 volte la corona tedesca. Quest’anno vuole aggiungere un’altra gemma al suo diadema e pochi osano dubitarlo.
Le cifre dell’ultimo bilancio societario sono eclatanti. Per la prima volta è stato sfondato il muro del mezzo miliardo di fatturato. Quasi la metà per pagare i giocatori, ma le loro esibizioni fanno vincere tanto e riempiono di continuo l’Allianz Arena. Da quando ha sostituito nove anni fa il glorioso quanto antiquato Olympiastadion, il nuovo impianto registra sempre il tutto esaurito per le gesta dei nipotini di Franz Beckenbauer. L’Astronave, come è stato soprannominata la modernissima arena monacense, è diventata una specie di santuario della squadra del cuore, con un pellegrinaggio costante e pagante di 71.000 anime a partita. E’ quasi un miracolo procacciarsi un biglietto. L’abbonamento stagionale è un miraggio. La gente fa la fila in tutto il paese. L’impresa non è meno ardua dell’accesso al festival di Richard Wagner a Bayreuth, pure in Baviera. Solo che il festival dura poche settimane, l’Allianz Arena invece è aperta da agosto a maggio con tre competizioni diverse in cartellone, perché oltre al campionato e alla Champions, il sorteggio del campo può riservare anche qualche serata in Coppa di Germania.
La proprietà dello stadio si è rivelata la fortuna del Bayern. La costruzione fu iniziata nel 2002 insieme con i “cugini” del Monaco 1860 e conclusa nel maggio 2005. La modernità dello stadio comprende un parcheggio per 9.600 auto, ottima visuale del campo, posti confortevoli in tutti i settori, accesso e deflusso rapido con scale mobili e ascensori, posti ristoro a buon prezzo, elevato livello di sicurezza. Per chi vuole spendere, gli spazi Vip non mancano e sono attrezzati con eleganza e comodità. Il costo finale è stato di 340 milioni di euro. Fu una decisione largamente condivisa dai cittadini. Il progetto venne infatti sottoposto a referendum popolare e il 67 per cento dei votanti si dichiarò a favore dell’opera e dei relativi costi accessori a carico della collettività, che hanno raggiunto alla fine un volume di 210 milioni. Andarono a votare il 37 per cento degli aventi diritto, la percentuale più alta ottenuta in un referendum comunale. Le difficoltà finanziarie del Monaco 1860 furono ripianate dal Bayern in cambio della cessione dell’intera quota dei “cugini”. Il Bayern, attraverso la sua Spa, è entrato così in possesso del 100 per cento dello stadio. L’utile medio si aggira sui 8-10 milioni l’anno. L’Allianz ha l’esclusiva del nome dello stadio fino al 2041 e ha rafforzato quest’anno la sua posizione negli equilibri strategici del club con l’acquisto dell’8,33 per cento del capitale azionario. E’ la stessa quota posseduta da Adidas e da Audi, che è una consociata di Volkswagen. I tre soci sono rappresentati nel Consiglio di sorveglianza, ma la proprietà del club rimane saldamente nelle mani della polisportiva Bayern, che ha 223.900 soci e detiene l’81,82 per cento del capitale azionario. Il Bayern, eccellenza calcistica della nazione, è diventato il salotto buono delle più potenti multinazionali tedesche. La composizione del Consiglio indica il punto d’incontro del grande potere in Germania, dove il presidente della Volkswagen discute di calcio e non solo col numero uno di Allianz, il capo di Telekom con il grande manager di Unicredit, il massimo responsabile di Adidas con i big dell’informazione e della politica, come l’intramontabile leader cristiano-sociale Edmund Stoiber. E’ la cosiddetta economia di relazione che spalanca ai Campioni di Germania tutte le porte importanti del paese, fino alla cancelleria federale.

Fonte: Corriere dello Sport

Sartoria Italiana
Vesux

I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
Salvo accordi scritti, la collaborazione con questo blog è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali inviati. Del contenuto degli articoli e degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. - Tutti i diritti riservati Vietata la riproduzione parziale o totale dei contenuti di questo portale Tutti i contenuti di IamNaples possono essere utilizzati a patto di citare sempre IamNaples.it come fonte ed inserire un link o un collegamento visibile a www.iamnaples.it oppure al link dell'articolo.