ROMA – «Al Triplete ci dobbiamo pensare, ci dobbiamo provare. Sono i piccoli dettagli che fanno la differenza: un infortunio o un errore dell’arbitro. Quando si vive un momento positivo come quello di adesso il sogno è quello di tenere questo momento il più a lungo possibile». A +10 dalla seconda in classifica, con il titolo tedesco praticamente in tasca, Carlo Ancelotti non nasconde i sogni di gloria alla guida del suo Bayern Monaco parlando in esclusiva ai microfoni di Fox Sports. L’intervista integrale andrà in onda questa sera alle 23.30 (canale 204 di Sky) e in replica domani venerdì 7 Aprile alle 12.30 e alle 23.00. . «Mi sento molto coinvolto in questo bellissimo ambiente, in questa bellissima struttura, in questa bellissima città. Il Bayern è un club fantastico. In questi primi 9 mesi mi sono trovato molto bene. Ho trovato l’eredità di Guardiola, il suo gioco, la sua filosofia che poi non è nemmeno così diversa dalla mia. Ho trovato una squadra molto ben preparata e ho cercato di mettere le mie idee in questa stagione e su questa squadra. All’inizio non abbiamo fatto benissimo. Cambiare qualcosa ha dato dei problemi alla squadra ma dopo la pausa invernale ci siamo allenati sulle cose da fare e dopo la sosta abbiamo reso meglio. I giocatori sono molto professionali. Cambiare qualcosa che va bene non è facile».
GERMANIA, ALTA INTENSITA’ – «L’intensità del gioco qui è molto alta – continua Ancelotti – Il Bayern la differenza la fa con la qualità dei calciatori. Se devo fare una comparazione con il campionato spagnolo qui l’intensità è più alta poi la qualità è diversa ma anche qui ci sono molti giovani di qualità. La generazione dei giovani calciatori tedeschi è molto forte».
NEUER, MUELLER, LEWA – «Neuer è un computer. E’ molto serio, molto professionale in tutto quello che fa è un ragazzo divertente, parla un po’ l’italiano perché è stato qualche volta in vacanza in Italia ma se lo devo definire in una parola è un computer. Mueller è il ragazzo più simpatico che abbiamo, gli piace scherzare e questo carattere l’ha aiutato anche nei momenti più difficili dove le sue prestazioni non erano al livello abituale. E’ un attaccante completo, con un grande movimento senza palla. Qualsiasi cosa gli chiedi la fa con naturalezza. Un giocatore senza palla formidabile per me. Lewandowski è il classico centravanti di una volta, potente, con un grande fiuto del gol. Il più grande centravanti del mondo in questo momento. Assomiglia molto ad Inzaghi però ha anche il gioco aereo ed è potente. E’ completo e non solo un finalizzatore. Un giocatore che fa un gol a partita è candidato ad essere Pallone d’Oro. Il successo personale è legato al successo di squadra». Sul dito medio fatto dopo un match uscendo dal campo ha detto: «Mi sono lasciato un po’ andare, ma la Bundesliga ha un ambiente fantastico con gli stadi sempre pieni. Mi sono lasciato andare una volta ma di certo non succederà una seconda. Cerco di essere me stesso nei confronti di tutti, dei giocatori. Mi piace rispettare le persone e in Germania c’è un bell’ambiente». E sull’Oktoberfest scherza: «Mi sono trovato bene ma fortunatamente c’è solo una volta all’anno sennò sarebbe un problema».
Fonte: Corrieredellosport.it
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