Positivo o negativo, questo è il problema. Karl-Heinz Rummenigge avrà passato ore e ore con il teschio in mano ponendosi la delicata domanda: comunicando con largo anticipo l’addio di Guardiola, la squadra avrà una reazione positiva o negativa? Al momento, proprio come nel 2013 (anno del triplete bavarese), il Bayern sembra aver reagito benissimo. Questo anche perché i giocatori sanno che lo spagnolo verrà sostituito da Ancelotti, non un tecnico qualsiasi. Ecco allora che gli atleti affrontano il finale di stagione con nuovi stimoli, cercando di convincere Carletto a puntare su di loro. Gli ultimi esempi riguardano Lewandowski e Götze.
IL POLACCO — Robert a inizio stagione sembrava destinato all’addio. Quella in corso è la sua sesta stagione in Germania. Ha già vinto 3 volte la Bundesliga (presto potrebbe arrivare il quarto successo), alzando al cielo anche la Coppa e la Supercoppa tedesca. In questi anni Lewandowski è cresciuto in maniera esponenziale: inizialmente erano infatti più le occasioni che sbagliava che quelle che trasformava in gol. Proprio per questo, il primo anno, i tifosi del Dortmund lo avevano ribattezzato “Chancentod” (la morte delle chance) o Chancenmörder (l’assassino delle chance). Ora invece è entrato prepotentemente non solo nella storia del calcio tedesco (è il miglior marcatore straniero del Bayern nel corso di una singola stagione), ma anche di quello mondiale con i 5 gol realizzati in 9 minuti al Wolfsburg, entrando fra l’altro in campo a gara in corso. Comprensibile stesse meditando l’addio. Il suo procuratore, Cezary Kucharski, è stato visto più volte a Madrid, in un’occasione perfino al Bernabeu. Annunciato l’arrivo di Ancelotti a Monaco però la trattativa fra il Real e Lewandowski si è improvvisamente rallentata. Un caso? Poteva sembrare così al massimo fino a ieri, quando la Bild ha anticipato che il polacco nei prossimi giorni rinnoverà il proprio contratto col Bayern, prolungandolo fino al 2021. Le cifre del rinnovo sono ancora segrete, uno dei motivi che ha spinto Robert a restare a Monaco no: Ancelotti.
Fonte: gazzetta.it
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