Il Villareal, penultimo in classifica, cerca di rivedere la luce dopo appena un punto raccolto in tre partite. I prossimi avversari del Napoli in Champions, affrontano in casa il Maiorca dell’ex doriano Fernando Tissone e di mister Michael Laudrup, che ha iniziato la stagione con due sconfitte (l’ultima, lo scorso week end in casa con il Malaga) e una sola vittoria. Il Madrigal, nonostante il periodo poco brillante dei sottomarini gialli, accoglie la sfida di stasera con un discreto seguito di pubblico: i tifosi per l’anticipo del turno infrasettimanale di Liga sono circa 35.000. Gli amarillos di Garrido, che questa volta preferisce Nilmar a Ruben come spalla di Pepito Rossi nel consueto 4-4-2, partono subito forte e al 8′ trovano la rete proprio con il piccolo foretto italo-americano (imbeccato dal terzino sinistro Català, molto criticato in Spagna per le ultime prestazioni). Il risultato non cambia e, complice anche la pochezza dell’avversario, il Villareal riesce ad andare negli spogliatoi in vantaggio. Sebbene Borja Valero e Co. non abbiano corso chissà quali rischi, l’unica nota positiva del primo tempo amarillo è il solito Pepito Rossi, capace di creare, spesso da solo, scompiglio nell’allegra linea a quattro del Maiorca composta da Chico, Cendros, Caceres e Ramis, non proprio fulmini di guerra. La manovra, ottima notizia per il Napoli, non è sembrata molto fluida, e il buon Cani si è spesso ritrovato a predicare nel deserto con De Guzman e Bruno che spesso litigano con il pallone e Borja Valero che sembra il cugino scarso di quel campione che ha impressionato mezza Europa per pulizia di tocco, visione di gioco e concretezza. Il secondo tempo riprende la falsa riga del primo, e Nilmar deposita in rete dopo un’assistenza degna di nota di Borja Valero, che, rigenerato, molto probabilmente lascia suo cugino negli spogliatoi. Il Maiorca resta a guardare, creandosi pericoloso solo alla mezz’ora: rete giustamente annullata dal signor Gonzalez per fuorigioco di Alfaro (subentrato al 66′ in luogo di Tissone), uno dei più pericolosi tra le fila rossonere. La partita, non un granchè per emozioni e gioco offerti, si avvia verso una fine scontata: la girandola di sostituzioni sia da una parte che dall’altra non offre chissà quali novità, un Villareal non bellissimo, ma di sicuro migliore di quello visto sabato, risale la china, portandosi a quota quattro. Non sembra, comunque, che i “submarinos amarillos” siano quelli visti lo scorso anno, si nota una certa macchinosità nella manovra e l’unico uomo capace di rispondere sempre presente è quel Pepito Rossi tanto caro a De Laurentiis. Il Napoli, visto lo stato di forma dei suoi uomini migliori, non dovrebbe avere eccessivi problemi a tener testa ai ragazzi di Garrido, ma attenzione: in Champions mai abbassare la guardia.
IL TABELLINO DELLA PARTITA
VILLAREAL 2-0 MAIORCA
VILLAREAL (4-4-2): D.Lopez; Gaspar, Zapata, Musacchio, Català; B.Valero (72′ Camunas), De Guzman, Bruno, Cani (63′ Senna); Rossi, Nilmar (82′ Ruben). All. Garrido
MAIORCA (4-4-1-1): Aouate; Cendros, Ramis, Chico, Caceres; Pina, Tissone (66′ Alfaro), Tejera, Nsue; Ienaga (66′ Castro); Casadesus. All. Laudrup
Arbitro: Sig. Gonzalez
Reti: Rossi (8′), Nilmar (52′)
Servizio a cura di Mirko Panico
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