Quando la stagione entra nel vivo si capisce di che pasta sono fatte le squadre di calcio. Soprattutto in Italia, in serie A, grazie all’espediente della sessione invernale del mercato utile a raddrizzare l’organico che non ha confermato le aspettative estive. Vale per tutti, anche per il Napoli che sembrerebbe aver chiuso le contrattazioni prima ancora che i battenti mercantili fossero aperti. Sembrerebbe, ma sotto banco pare pure che l’attività ferva, tanto in entrata quanto in uscita. Gabbiadini e Strinic per il presente (leggi infortunio a Insigne e assenza forzata di Ghoulam) e pure per il futuro, però la gente storce il naso di fronte alla doppia carenza non ancora colmata: un difensore centrale ed un centrocampista di livello superiore rispetto a quelli che attualmente indossano la maglia azzurra. Soprattutto per il ruolo di mediano si sta registrando un particolare fermento che parte dal settore scouting e viene completato da Aurelio De Laurentiis. Il presidente sta muovendo tutti i suoi canali per arrivare ad un calciatore che possa fare la differenza, soprattutto adesso che Inler sembra ormai incamminarsi sullo stesso percorso fatto De Sanctis, Cannavaro, Behrami, Pandev e Dzemaili da quando alla guida del team azzurro è arrivato Rafa Benitez. Lo svizzero ha manifestato il suo disagio alla dirigenza, chiedendo di trovargli un’altra destinazione suo malgrado: ama Napoli al punto che nella scorsa estate ha rinunciato ad alcune offerte che gli erano arrivate. Invece andrà a cercare fortuna altrove, se possibile già a gennaio, perché ha capito che Benitez gli preferisce un altro tipo di centrocampista, tanto da scegliere di tenerlo in panchina in tutte le partite più importanti giocate finora: il doppio match col Bilbao, la decisiva sfida di Praga, oltre alle due gare clou in campionato contro Fiorentina e Milan e nella finale di Supercoppa (era subentrato a David Lopez al 91′) contro la Juventus. Inler in uscita, nel mentre il Napoli monitora il suo sostituto. Al presidente piace molto Mario Suarez dell’Atletico Madrid, anche lui subalterno nelle idee del tecnico Simeone e sta cercando il modo migliore per chiudere la doppia operazione nell’arco di questo mese. Se dovesse andare via Inler prima della fine del campionato, non sarebbe un bene per l’equilibrio all’interno dello spogliatoio che si sta gradualmente ricostruendo. Gokhan è un leader, oltre ad essere il capitano della Nazionale svizzera e ha un carattere solido, da trascinatore, come ha dimostrato anche nella recente sfida con la Juventus per aggiudicarsi la Supercoppa. Nella roulette dei rigori ad oltranza, lui e Gargano decisero di prendersi la responsabilità di tirare (segnando entrambi a Buffon) di fronte alla titubanza di colleghi anche più celebrati. Convincere Inler a rimanere sarebbe importantissimo ora che il Napoli sta riprendendo la forma di quella formazione che tutti noi eravamo convinti di avere: competitiva perché composta da un organico di primissimo livello ed in grado di lottare con Juve e Roma per le prime due posizioni. Ben vengano i rinforzi di gennaio, tecnicamente ottimi anche se bisognosi di tempo per integrarsi nella squadra e nella città, però questa è la fase della stagione in cui vince chi ha più cuore e carattere. Il Napoli ha fatto difetto di quest’ultima qualità, ecco perché uomini come Inler e Gargano possono diventare più decisivi del miglior rinforzo che il ds Bigon possa acquistare.
Fonte: raffaeleauriemma per TMW.com
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