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Ancelotti: “Al Bayern posso vincere la Champions, col Real solo una differenza. Milan? Potevo tornare ma…”

Il tecnico del club bavarese parla all'Equipe

A tutto Carlo Ancelotti. L’allenatore italiano del Bayern Monaco ha rilasciato un’intervista all’Equipe: una vera e propria chiacchierata a cuore aperto, divisa in due parti. Una in edicola oggi, l’altra domani. Tantissimi gli argomenti toccati, dal suo “anno sabbatico” post Real Madrid al suo recente passato in Spagna e in Francia, fino al mercato e al rapporto con alcuni suoi giocatori.

La pausa: “No, non è stato così lungo un anno senza allenare. Il calcio non mi è mancato, ne ho visto tanto in televisione. Stavo a Vancouver, andavo a pescare, a correre… Era il buon momento per riposare. Potevo tornare al Milan la stagione scorsa ma dopo il Real, sentivo il bisogno di fare una pausa. Così ho potuto anche operarmi”

Il Bayern Monaco : “Il Bayern non arriva in finale da tre anni in Champions? Si ma è arrivato in semifinale. Io spero di arrivare così lontano. Tutti i grandi club vogliono arrivarci: Bayern, Real, Barça, Manchester City, il PSG, la Juve, l’Atletico. La favorita? Aspettiamo marzo, aprile, poi vedremo le squadre che arrivano senza infortuni. Il Bayern è un grande club e ho la possibilità di vincere un altra Champions. Per me è importante essere in un grande club, di lavorare tutti i giorni, di stare coi giocatori. Ho vinto tanto e non per forza ho l’ambizione di vincere ancora. Ma se sei al Bayern, devi dare il meglio di te per vincere”.

Real Madrid: “Differenze col Bayern ? Poche. Diciamo che la novità è che il presidente Beckenbauer è un ex calciatore, dunque capisce meglio quel che succede”.

Ribery: “Io lo chiamo Franco! Parla bene italiano e ha una buona relazione con uno dei dottori del club che è italiano e che prima si occupava di Luca Toni. Franck sta tornando, mentalmente e fisicamente. Ha avuto problemi l’anno scorso ma lo vedo motivato, si allena bene. Penso che può ancora migliorarsi. Penso che può tornare al suo livello di qualche anno fa”.

Coman: “Anche con Coman parlo italiano, perché lui ha giocato alla Juve. È cresciuto tanto. Lo avevo lanciato al PSG e mi aveva impressionato tanto, raramente si trova un giocatore così forte alla sua età. Dove può migliorare? Nel movimento senza palla”.

Il PSG : “Lo seguo sempre, sarà un concorrente per la Champions. Blanc via? Penso che il club voleva cambiare qualcosa. Come nello spogliatoio puoi cambiare pochi giocatori, allora cambi allenatore. Capisco il PSG. Ma Blanc non meritava di essere esonerato, ha fatto un buon lavoro. Emery? È molto, molto tattico. È un grande allenatore che ha vinto tre Europa League con una squadra che non è un top club. Penso anch’io che il PSG abbia qualche problema in questo inizio di stagione ma non puoi dimenticare che ha perso un giocatore che segna tantissimo…” (Ibra, ndr).

Zidane: “Ha tanto carisma ed è rispettato dai giocatori. L’ho visto quando era il mio vice e penso che la chiave è questa. I giocatori avevano problemi con Benitez, e quando è arrivato Zizou è cambiato tutto. I giocatori erano con lui. Ha studiato tanto, ha avuto il coraggio di essere mio vice al Real, conosce il gioco e il club. Ma la chiave è che ha una grande relazione con i giocatori”.

Mercato: “Griezmann? Può giocare in tutti i grandi club. Ma qui abbiano già Lewandowski e non lo scambio con nessuno. Il PSG voleva Robert? Impossibile. Mai! Penso che prolungherà con il Bayern. Se volevo Pogba quest’estate? No. Impossibile. Abbiamo già un grande centrocampo. E quando ero al Real? Neanche. Pogba è un grande giocatore ma non cercavo un giocatore del suo profilo. Verratti? Un grande calciatore. Ogni volta che lo vedo è una sorpresa. Mi ha fatto incazzare tanto ma è unico. Ha un grande futuro. Ha prolungato fino al 2022? Wouah! È normale, i buoni giocatori restano nelle buone squadre. Comprarlo adesso che ha rinnovato? Impossibile!” (ride).

 

Fonte: Gianlucadimarzio.com

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