Il 4 maggio 1949 ci fu la Tragedia di Superga dove morirono 31 persone in un incidente aereo. Nell’ elenco delle vittime c’erano, oltre all’intera squadra del Torino, compresi allenatori e dirigenti, tre giornalisti a seguito della squadra e i membri dell’equipaggio. Il Torino di quell’epoca era la Juventus o il Barcellona di oggi, ovvero la squadra più forte al mondo. I granata erano fortissimi e furono capaci di vincere ben cinque campionati consecutivi, cosa che in Italia è successa pochissime volte. Nell’Italia distrutta e falcidiata dalla Seconda Guerra Mondiale, il Grande Torino rappresentò per tutti gli italiani, non solo per i tifosi granata, la rivincita e la speranza di riprendersi la propria vita dopo anni caratterizzati da tristezze, soprusi e tragedie.
Tutto quello che amiamo di questo sport, tutto quello che è fatto di questo sport, in parte lo dobbiamo al grande Torino. Un’ ulteriore dimostrazione della forza di quella squadra era la Nazionale dell’epoca : una selezione composta quasi totalmente da giocatori granata. Anche Buffon e Marchisio in questi giorni sono intervenuti per difendere il ricordo di una delle squadre più grandi nella storia del calcio. Per un tifoso di calcio, qualunque sia la squadra del proprio cuore, il 4 maggio non potrà mai essere un giorno qualunque. Questo articolo non può non finire con le parole di Idro Montanelli
«Gli eroi sono sempre immortali agli occhi di chi in essi crede. E così i ragazzi crederanno che il Torino non è morto: è soltanto “in trasferta»
A cura di William Scuotto
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