Nello scorso weekend si è chiusa la regular season del campionato Allievi Nazionali con una settimana d’anticipo rispetto al calendario a causa della fase finale dell’Europeo Under 17 che inizierà mercoledì in Bulgaria. Sono stati emessi i verdetti, sei squadre sono già con la testa a Chianciano, le altre due arriveranno dai play-off. L’unica realtà che rappresenterà il Sud dall’11 Giugno in Toscana è il Palermo, rivelazione del girone C che all’ultima curva è riuscito a superare la Lazio che dovrà giocarsi l’accesso alla final eight nella gara secca contro l’Atalanta. Il punto di forza della squadra di Scurto è stata la difesa, la migliore di tutti e tre i gironi del campionato con soli dodici reti subite in ventisei partite, meglio della corazzata Roma che ne ha incassati diciassette come la Lazio. La difesa di ferro non sarebbe andata lontana, però, senza il contributo della fase offensiva, in cui spicca la qualità della mezzala Lo Faso, il lavoro della seconda punta Galici ma anche il perno dell’attacco, cioè l’attaccante classe ’98 Vincenzo Plescia. Ma chi è Vincenzo Plescia? Ricorda Luca Toni nei movimenti, è un centravanti completo, è bravo a far salire la squadra, a sfruttare la sua fisicità per conservare il pallone e favorire gli inserimenti dei compagni. Deve migliorare nella velocità di pensiero ed esecuzione ed essere ancora più cinico e freddo sotto porta ma parliamo di un giocatore molto interessante, alla sua seconda stagione negli Allievi Nazionali di mister Scurto che si è occupato in modo efficace della sua crescita. Averlo gettato nella mischia sotto età gli ha dato convinzione nei propri mezzi, ha accresciuto la sua autostima e valorizzato le sue qualità. Nella scorsa stagione Plescia ha totalizzato ventitrè presenze su ventisei gare realizzando undici gol e cinque assist, nell’annata in corso è diventato proprio un punto fisso degli Allievi rosanero al punto da disputare tutte le partite finora. Plescia ha realizzato otto reti ma è ancora più prezioso il lavoro complessivo realizzato durante le gare. Non si tratta di un predestinato, di un ragazzo che t’impressiona alla prima giocata ma è un profilo in crescita, da seguire con attenzione, che migliora di anno in anno da quando ha iniziato la sua avventura nel vivaio rosanero. Plescia ha dato i suoi primi calci nella scuola calcio “Ribolla” di Totò Schillaci all’età di otto anni, dopo un paio di stagioni è osservato dal Palermo che decide di convocarlo per un provino. Basta poco per convincere il club rosanero a tesserarlo, a puntare su di lui. Plescia inizia il suo percorso, va in crescendo, nella categoria Esordienti conquista il titolo di capocannoniere ad alcuni tornei, nei Giovanissimi Regionali ha realizzato ventidue gol e nei Giovanissimi Nazionali tredici, conquistando anche la sua prima e unica esperienza in Nazionale. Vincenzo fu convocato per uno stage dell’Under 15 a Lamezia Terme, in quella stagione realizzò tante ottime prestazioni in cui cominciava a mettere in mostra il suo repertorio tecnico. Uno dei ricordi più significativi è la doppietta contro il Catania nel derby del campionato Giovanissimi Nazionali, il Palermo andò sul 2-0 in trasferta ma poi fu rimontato dalla formazione rossazzurra. Nei Giovanissimi è emerso il suo profilo interessante, negli Allievi si è sviluppato tutto il suo potenziale ma sono ancora ampi i margini di miglioramento. In questa stagione Vincenzo ha collezionato anche una presenza in Primavera, nella gara contro il Palermo valida per gli ottavi di finale della Coppa Italia. Plescia entrò all’81’ al posto di Ferchichi, nella prossima stagione si cimenterà in Primavera e continuare così il proprio percorso di crescita.
Fonte: Ciro Troise per lagiovineitalia.net
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