«Se negli scontri diretti può succedere di tutto, domani invece non ci sono alternative: bisogna vincere». Mister Massimiliano Allegri non usa mezzi termini per presentare il match che vedrà impegnati i bianconeri domani sera contro il Verona al “Bentegodi”.
Uno Stadio dove, come ha spiegato il tecnico bianconero in conferenza stampa, «contro l’Hellas la Juventus non vince dal 2001. Non conta la differenza “sulla carta”: conta il campo, e ci sono tre punti da prendere per non buttare all’aria quanto fatto in questo mese. Dobbiamo restare sempre lì, vicini al Napoli, e chiudere questa parte di stagione nel migliore dei modi nelle due partite che ci restano prima della sosta. Non ci saranno Buffon, De Sciglio, Pjanic e Cuadrado. Juan ha un problema di infiammazione al pube, speriamo di averlo per mercoledì in Coppa Italia ma è molto difficile. In difesa riposa Barzagli, e i centrali saranno due tra Chiellini, Benatia e Rugani, mentre rientrano Lichtsteiner e Asamoah. Per quanto riguarda il centrocampo, Matuidi va valutato perché ha saltato mezzo allenamento con la squadra. Potrebbe giocare uno tra Bentancur e Marchisio al posto di Pjanic, oppure si potrebbe passare al centrocampo a due: deciderò oggi dopo l’allenamento. In attacco, si potrebbe giocare con le tre punte e Dybala dovrebbe giocare dal primo minuto. Giochiamo una partita ogni tre giorni e le cose cambiano rapidamente, dipende dai momenti. La squadra sa giocare con diversi sistemi di gioco e questo mi dà la possibilità di cambiare se manca uno o se manca l’altro. Tra l’altro, ogni tanto la panchina fa bene e riposare può costituire uno stimolo: è importante che ci sia competizione all’interno di una rosa di questo livello. A nessuno piace stare fuori e tutti corrono quando chiamati in causa: ognuno di noi deve fare qualcosa in più del compagno, dandosi disponibilità l’uno con l’altro. Dybala? Paulo è sereno: ha fatto una bella settimana di allenamento. I paragoni fatti ad inizio stagione sono stati “dannosi” per lui, non si può paragonare un ragazzo di 24 anni a due mostri sacri del calcio che hanno vinto complessivamente dieci palloni d’oro: fortunatamente lui è intelligente, e l’ha capito. Dybala deve fare il proprio percorso, senza paragoni: è un giocatore straordinario, e basta vederlo in campo per capire che ha qualcosa di diverso dagli altri. Bentancur? Rodrigo non è “sparito”: è un ragazzo del ’97 che fa parte di una rosa importante come quella della Juventus, che ha sempre fatto bene quando è stato chiamato in causa. Sta crescendo molto ma deve ancora migliorare, come è giusto che sia vista l’età. Pjaca? Con Marko parleremo e valuteremo insieme il meglio per lui e per la Juventus: rientra da nove mesi di infortunio e ha bisogno di giocare, perché un giocatore con qualità importanti. Douglas Costa è un giocatore straordinario, non lo scopriamo certo alla Juventus. Arrivava da un campionato molto diverso ed ora si è ambientato. Kean? Moise sta facendo bene: è un ragazzo del 2000 con qualità fisiche importanti, che deve ancora lavorare molto per migliorare sotto l’aspetto tecnico. Il fatto che abbia capito di dover fare dei sacrifici per stare a certi livelli, è una cosa molto importante
Fonte: Juventus.com
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