Non c’è solo la Champions dei grandi, ma anche quella dei giovani. Si tratta della Youth League, competizione organizzata dalla Uefa in cui si sfideranno le formazioni Under 19 seguendo lo stesso criterio dei gironi sorteggiati per la Champions. E’ una stagione importante per la Primavera del Napoli che, oltre ai soliti impegni di campionato e Tim Cup, dovrà affrontare anche la prestigiosa competizione europea in cui si vuole ben figurare. Confermato con un rinnovo quinquennale, Giampaolo Saurini s’appresta a guidare gli azzurrini; abbiamo intervistato in esclusiva l’allenatore della Primavera azzurra sulla stagione iniziata da poche settimane.
La stagione della prima esperienza in Europa nasce nel segno della fiducia nei tuoi confronti con il rinnovo quinquennale del contratto che ti lega al Napoli. Quali sono le tue sensazioni in tal senso?
“Non mi aspettavo che la società mi gratificasse con così tanta riconoscenza nei miei confronti. Sono felice di continuare la mia avventura alla guida della Primavera del Napoli; quest’anno avremo anche la vetrina europea, cercheremo di onorare la Youth League nel migliore dei modi anche se siamo una squadra molto giovane”
La stagione è appena iniziata, l’allenatore della Primavera è ancora Giampaolo Saurini ma lo staff è completamente diverso. Ci spieghi le motivazioni di questa scelta e ci presenti anche le figure che lavorano al suo fianco
“Quando sono arrivato un anno fa per sostituire Sormani che andava via, non c’era il tempo di pensare allo staff che era stato già composto. Per la stagione appena iniziata ho potuto impostare il lavoro con più tranquillità e mi sono formato il mio staff personale. Giuseppe Benatelli, il preparatore dei portieri, è l’unica figura che era presente anche nela scorsa stagione mentre m’avvalgo della collaborazione di Andrea Liguori, il mio secondo, e Marco Montini, preparatore atletico prelevato dal settore giovanile di base (era con i Giovanissimi Fascia B al fianco di Gennaro Sorano, ndr). E’ cambiato un po’ tutto, arrivando una figura come Gianluca Grava, un uomo di campo che ci segue costantemente in tutte le nostre attività”
Passiamo proprio al campo. Qual è il tuo giudizio sulle prime tre partite della tua Primavera?
“E’ un anno di transizione, abbiamo una squadra molto giovane, c’è un gap importante riguardo all’età media. Nella partita contro la Lazio presentavamo una formazione con circa 10-15 anni di differenza rispetto alla formazione di Bollini. Non potremo vivere un’annata da protagonisti come con i ’94, ma noi non lavoriamo per vincere il campionato, la Champions League o la Coppa Italia ma per far crescere i ragazzi e lo stiamo facendo bene. Approfitto poi dell’occasione anche per ringraziare i tifosi napoletani per le emozioni regalate al San Paolo alla finale di Coppa Italia Primavera contro la Juventus. Abbiamo perso ai supplementari contro una squadra che aveva in campo tre fuoriquota e un’età media molto più alta; non dimenticherò mai l’applauso dei 40000 del San Paolo. Non m’aspettavo di vivere quella sera emozioni così intense, Napoli è una piazza unica ed io mi trovo benissimo. Abito a Pozzuoli e la gente per strada mi saluta dimostrandomi grande affetto; tutto ciò lo vedi solo a Napoli”
Nella Youth League il Napoli incontrerà formazioni di grande livello europeo. Cosa ti aspetti da questa competizione?
“Incontreremo formazioni di grande livello come l’Arsenal, il Borussia Dortmund e l’Olympique Marsiglia. Mi sto già informando sugli stadi in cui giocheremo, sulle squadre che affronteremo; mi vengono i brividi solo al pensiero di affrontare realtà di questo calibro, di andare a giocare per esempio a Londra. So che ci sarà un gap importante anche perché queste società punteranno sulla classe ’95 che noi per vari motivi non abbiamo; il nostro organico è formato principalmente da ragazzi del ’96 e da due o tre classe ’97. Certamente venderemo cara la pelle e con il mio staff lavoro fino alle due di notte per preparare nei dettagli ogni allenamento e partita senza lasciare nulla al caso”
I ’97 resteranno in Primavera allora o passeranno agli Allievi Nazionali?
“Stanno con noi, l’organico deve essere composto da 23-25 elementi, poi durante l’anno valuteremo se talvolta mandarli a giocare negli Allievi”
Tutino, Romano e Palmiero sono gli elementi della Primavera più seguiti da Benitez. Il primo ha partecipato al ritiro di Dimaro, gli altri due sono stati inseriti in lista Champions. Qual è il tuo parere su questi ragazzi?
“L’inserimento di Romano e Palmiero in lista Champions è per me un motivo di grande orgoglio, anche Radosevic è stato preso in consegna da Benitez; sono felice che ragazzi che sono cresciuti con me possano approdare in prima squadra. L’esperienza di Romano e Palmiero è un segnale di grande crescita per il lavoro del club. Non è l’unico esempio, il Napoli ha ceduto i ’94 in B e Lega Pro Prima Divisione, non so in passato quante volte sia riuscito a cedere altrove così tanti ragazzi di belle speranze. Tutino è un giocatore con grandissime prospettive, vive purtroppo in un ambiente, dove si oscilla velocemente dall’esaltazione alla depressione. Gli dico tutti i giorni che non bastano solo le qualità per affermarsi. Stiamo costruendo un lavoro di grande sinergia e sintonia con la prima squadra, grazie anche a Gianluca Grava, una figura che stimo moltissimo. Sono onorato di far parte del progetto Benitez, uno dei migliori allenatori del mondo che mi ha colpito molto anche a livello umano, a partire dalla settimana vissuta in ritiro con la prima squadra. Mi sento di ringraziare pubblicamente lui e tutto il suo staff”
Parlavi dei ’94 che sono in giro a farsi le ossa tra B e Lega Pro. Come stanno vivendo quest’esperienza? Li stai sentendo?
“Li sento tutti molto spesso, cerco di essere per loro un punto di riferimento. Sono molto legato a loro, cerco innanzitutto di sentire quelli che hanno più bisogno, che fanno più fatica a trovare spazio; abbiamo vissuto insieme un anno intensissimo ed è naturale mantenere i rapporti”
Fra meno di due settimane l’esordio nella Youth League, il primo avversario sarà il Borussia Dortmund, uno dei settori giovanili più validi d’Europa. Come ti stai preparando a quest’appuntamento?
“Mi sto già informando sull’avversario, una realtà che sforna sette-otto giocatori all’anno dal proprio vivaio. Nella scorsa stagione ha giocato la finale del campionato under 19 contro il Wolfsburg, parliamo di una realtà di grandissimo livello; sto raccogliendo notizie sui giocatori che hanno. Sarà comunque un’esperienza indimenticabile, giocheremo a cuore aperto, come fanno i napoletani, come abbiamo fatto per la finale di Coppa Italia Primavera. Ricordo ancora che la notte precedente in ritiro c’era gente che non dormiva, sono momenti che non dimenticherò mai. Il calendario, però, ci ricorda che prima del Borussia Dortmund ci sarà la trasferta di Bari”
Dopo le prime due giornate di campionato, qual è il tuo parere sul girone C del Campionato Primavera?
“Ci sono tre-quattro squadre superiori a tutte le altre, Roma e Lazio sono quelle da battere. La Lazio ha cambiato poco rispetto allo scorso anno, ha un organico diverso solo in pochi elementi rispetto a quello che ha vinto lo scudetto, la Roma, oltre ad avere un’ottima squadra, ha anche il miglior allenatore della categoria; Alberto De Rossi ha un’esperienza ventennale in questa categoria. Poi c’è la Fiorentina che ha sempre fatto bene in tutte le competizioni giovanili, dietro queste realtà ci sono il Catania e il Palermo. Noi faremo più fatica, i ’96 quest’anno pagheranno dazio per il gap d’età ma venderemo cara la pelle”
Ciro Troise
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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