A distanza di anni, Alfred Finnbogason può emulare (a parti invertite) il destino glorioso di mister Marco Van Basten quando, con le sue smisurate prodezze, deliziava il pubblico di San Siro sponda rossonera nell’era caratterizzata dalla sfida di vertice tra Milan e Napoli. Proprio nelle ultime ore, infatti, il nome dell’islandese è stato accostato al Napoli, qualora le trattative per Alessandro Matri e Duvan Zapata non dovessero andare in porto. Un nome nuovo, una pista percorribile. Ma conosciamo meglio questo“Ice-Man” che sta ben figurando in Olanda con la maglia dell’Heerenveen.
Alfred Finnbogason
è un attaccante islandese nato il primo febbraio del 1989 a Reykjavik. Inizia a praticare calcio in una terra dove questo sport, per i circa trecentoventunmila abitanti, non è di certo una religione. Da giovanissimo si concretizza la chance di trasferirsi ad Edimburgo per continuare a coltivare il sogno di diventare un calciatore professionista. A sedici anni ritorna in patria per entrare a far parte del settore giovanile del Breiðablik, club sempre attento ai tanti talenti provenienti dalla nazione insulare. Nelle prime tre stagioni da professionista con i bianco-verdi scozzesi inizia a farsi conoscere per le sue doti di cecchino infallibile, realizzando 28 reti in 43 presenze e contribuendo in maniera decisiva alla vittoria della Coppa d’Islanda (traguardo mai raggiunto per questa società). La sua ultima stagione (2010) si rivela quella della consacrazione, rivestendo i panni di capocannoniere del torneo e trascinando il suo club alle fasi di qualificazione alla Champions League, per la prima volta nella sua storia. Dopo queste prime esaltanti stagioni, il suo nome figura sul taccuino di diversi osservatori di club europei prestigiosi, ma sono i belgi del Lokeren a spuntarla su tutti nel novembre 2010, facendogli sottoscrivere un accordo biennale. Il ragazzo ringrazia bagnando il debutto con un gol contro il Charleroi. In poco meno di due anni lo score dell’islandese, però, non è dei migliori, a fronte dei suoi 4 gol in 22 partite; motivo per il quale la società belga decide di mandarlo in prestito in Allsvenskan vestendo la maglia dell’Helsingborg. L’allenatore degli svedesi, Conny Karlsson, gli concede fin da subito la fiducia necessaria per fargli esprimere al meglio le proprie potenzialità ed il ragazzo ripaga a suon di gol: bastano 12 centri in 17 (giocando e segnando, tra l’altro, nelle fasi preliminari di Champions League) per far riprendere la sua esatta dimensione agli occhi del proprio club d’appartenenza. Diversi club di tutta Europa hanno gli occhi puntati sul giovane attaccante, ma a rivelarsi il più interessato è l’Heerenveen che strappa il giocatore alla concorrenza, sborsando circa 500 mila euro per l’intero cartellino. Con la maglia dei bianco-blu debutta alla terza giornata nel pareggio in trasferta contro l’Az di Mertens. Dopo lo smembramento del reparto offensivo, a causa delle illustre cessioni di Assaidi al Liverpool, Dost al Wolfsburg e Narsingh al Psv, l’allenatore ex C.T. dell’Olanda -Marco Van Basten- decide di ricostruire il trio d’attacco proprio da Finnbogason. L’ex gloria del Milan impartisce una filosofia di gioco improntata essenzialmente sul proprio terminale offensivo, ciò viene testimoniato dalla grande alternanza di giocatori schierati nel tridente d’attacco in campionato e in coppa (de Ridder, van La Parra, El Ghanassy, Pappa). Il ragazzo dimostra di conciliare bene le sue caratteristiche con l’Eredivisie, disputando 24 reti in 33 partite e 4 reti in due partite di Coppa Nazionale. Un vero boom per l’attaccante di Reykjavík, il quale si sta rivelando uno dei protagonisti della propria Nazionale (allenata dallo svedese Lagerbäck) nelle gare di qualificazione del Mondiale 2014 che si terrà in Brasile. Per questa competizione si riservano ancora speranze di qualificazione, in considerazione del terzo posto nel girone E a quota 9 punti dietro Svizzera e Albania. Complessivamente, il suo rullino di marcia consta di 3 reti in 12 presenze in Nazionale. Attualmente riveste i panni di capocannoniere dell’Eredivisie, grazie alle 4 reti in 3 gare disputate.
Caratteristiche tecniche
Finnbogason è un attaccante caparbio, testardo, sa tagliare molto bene in due le difese avversarie, attraverso movimenti sempre pericolosi sul filo del fuorigioco. Dimostra di esser sempre puntuale all’appuntamento con il gol ogni qual volta i propri compagni sfornano assist in suo favore. Alto 184 centimetri, Finnbogason dimostra un eccellente fiuto del gol che lo rende implacabile sotto porta. Non disdegna talvolta giocate sopraffine per concretizzare ogni occasione (come ad esempio i numerosi pallonetti vellutati a scavalcare il portiere, che testimoniano la sensibilità del suo piede destro). E’ un ragazzo che possiede la personalità giusta nel fare il salto di qualità in un campionato europeo più impegnativo dell’Eredivisie. Riesce a destreggiarsi bene dai suoi diretti marcatori in area di rigore, per impegnarsi in inserimenti in profondità sempre letali per gli avversari, oltre ad essere molto bravo nel gioco aereo. Sulle sue tracce ci sono diversi club come Celtic, Wender Brema e Lazio. I vertici della società olandese sono certi che il giocatore non si muoverà da Heerenveen. La sensazione è che con l’arrivo dell’offerta giusta (9-10 milioni di euro) il giocatore possa spiccare definitivamente quel salto di qualità da lui tanto atteso, sognato fin quando viveva da bambino nella terra del ghiaccio …
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A cura di Gilberto D’Alessio
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