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L'”odio” tra il Napoli e il Foggia nato per uno striscione rubato

Un «odio sportivo», inaccettabile, che trova le mosse il 3 maggio 1992: durante un Foggia-Napoli terminato 1-0, il gemellaggio – narrano le cronache del tifo – stretto da pochi mesi venne rotto quando, al termine dell’incontro, i tifosi azzurri entrarono in campo e rubarono uno striscione del Foggia, a quanto pare anche a causa di alcune tensioni provocate dai sostenitori rossoneri. Da allora diversi scontri nel corso delle partite giocate in A dalle due squadre ed anche nei recenti confronti in serie C. In particolare l’8 dicembre 2004 (prima e dopo Foggia-Napoli finito 3-1) ci furono alcuni incidenti all’esterno dello Zaccheria, con alcuni contusi tra tifosi partenopei. Tensioni anche nella gara di ritorno, giocatasi il 24 aprile 2005 (finí 3-2), con alcuni tafferugli.
Tornando all’episodio di ieri, per qualche ora sembrava poter essere credibile l’ipotesi dello scambio tra tifosi foggiani e milanisti, uniti dagli stessi colori. Non é stato così, come ha riferito il presidente del club pugliese Davide Pelusi: «Stavano aspettando proprio i foggiani. Le forze dell’ordine del resto erano concentrate completamente sulla gara Napoli-Milan tanto da non dare la dovuta attenzione ad una situazione rischiosa. Anche nel tragitto tra l´albergo e lo stadio il pullman del Foggia non è stato scortato». Anche Sario Masi, dg del Foggia, é contrariato. «Condanniamo questo vile agguato avvenuto in modo premeditato. Ci duole inoltre constatare che le forze dell’ordine non hanno predisposto misure di sicurezza adeguate. Eppure conosciamo tutti l’astio, per quanto inaccettabile, tra le due tifoserie ed era ben noto alle due questure di Napoli e di Foggia che i nostri supporter sarebbero venuti con due pullman. Insomma si poteva gestire molto meglio la sicurezza».
Il Foggia non accusa invece la città. «Assolutamente – spiega il dg – questi facinorosi non rappresentano né la tifoseria né Napoli. I napoletani ci hanno aiutato consegnando alcuni video registrati con i telefonini». Infine Masi chiude con un auspicio: «Mi auguro che le autorità competenti assumano provvedimenti esemplari, individuando i colpevoli. Spero che il giudice sportivo sia inflessibile, come lo é stato con i nostri tifosi per episodi molto meno gravi. Per il futuro sarebbe il caso di venire a capo di questo assurdo astio tra ultrá napoletani e foggiani. Saremmo disponibili anche a favorire un confronto pacifico tra le opposte fazioni. Dopo tanti anni non si sentiva affatto il bisogno di dare linfa a queste tensioni, non a caso i nostri tifosi sono venuti per assistere in modo sereno alla partita, ed invece 70 di loro non hanno neanche potuto vederla, nonostante avessero regolare biglietto e viaggio». Anche l’Asd Ctl Campania esprime dissenso per quanto accaduto. «Condanniamo gli episodi incresciosi – si legge nel comunicato stampa – e prendiamo le distanze da quanto successo. Sono peró fatti estranei sia alla gara che alla società stessa. All’interno del Collana la partita si è svolta in maniera regolare ed in un clima sereno – sottolinea il presidente Giovanni De Micco – Dispiace che alcuni facinorosi abbiano colto il pretesto della partita Campania-Foggia per dare vita a gravissimi episodi di violenza sui quali sono sicuro che le forze dell’ordine e la magistratura faranno pienamente luce».

Fonte: Il Mattino.

La Redazione:

P.S.

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