“Fornito? È un ragazzo che promette molto bene, è cresciuto molto. Mi ricorda Hamsik”, queste sono state le parole di Walter Mazzarri nell’ultima conferenza stampa al ritiro di Dimaro. Concetti che hanno lasciato il segno dimostrando la stima dell’allenatore del Napoli verso uno dei migliori talenti del settore giovanile azzurro. La redazione di Iamnaples.it compie un focus sul giovane centrocampista classe ’94 intervistando in esclusiva il padre Vincenzo Fornito:
“Ha il calcio nel sangue, si vede che ama “giocare a pallone” tutte le volte che scende in campo e nei 15 giorni del ritiro di Dimaro è stato esemplare. Io e mia moglie non abbiamo mai posto alcun ostacolo nei confronti di Giuseppe e degli altri figli. Possono fare quello che vogliono, sempre nel lecito naturalmente. Giuseppe è l’unico calciatore della famiglia, Angela ha praticato la danza in maniera egregia, Cataldo, invece, ha provato a giocare a calcio ma senza fortuna, adesso si diletta a fare palestra. E’ stata una grandissima emozione vedere quotidianamente gli allenamenti di Giuseppe con i campioni del Napoli a Dimaro perché mai avremmo pensato che nostro figlio arrivasse a questi livelli in così poco tempo. Sentire Mazzarri parlare così bene di Giuseppe in conferenza stampa paragonandolo a Marek Hamsik, un grandissimo campione nel Napoli, mi ha fatto venire i brividi. Giuseppe deve continuare a divertirsi giocando sempre con la necessaria spensieratezza. Noi siamo contentissimi della sua ascesa, il suo desiderio è continuare a giocare nel Napoli, perché sono i colori che gli stanno dando le maggiori soddisfazioni. Giuseppe per noi è un ragazzo adorabile, un figlio che ha fatto tanti sacrifici per arrivare a questi risultati, oltre a metterci tanto amore e passione e ci auguriamo che continui su questa strada. Vorrei approfittare di quest’occasione per fare alcuni ringraziamenti. Il primo va alla scuola calcio di Scalisiana a Trebisacce e al mister Vincenzo Scalise. Poi è un dovere ringraziare Nicola Liguori, allenatore dei Giovanissimi Nazionali del Napoli, ci tengo particolarmente a farlo. Liguori ha allenato Giuseppe per tre anni; partendo dai Giovanissimi, si è comportato da padre, da fratello maggiore e gli è stato vicinissimo nei momenti di maggiore difficoltà. Il legame è rimasto, ancora oggi si sentono telefonicamente, mi fa piacere sapere che gli da sempre buoni consigli. Un’altra persona importante per mio figlio è l’agente Fifa Francesco Gallina; ha creduto sin da subito a Giuseppe, lo ha scoperto all’età di dodici anni e mezzo e si è subito impressionato per la sua grinta ed il suo talento, portandolo alla corte di Pierpaolo Marino che è stato fondamentale per il percorso calcistico intrapreso da mio figlio”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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