In quest’ultimo periodo di calciomercato stiamo assistendo a delle trattative di mercato tanto importanti quanto dolorose per la nostra amata Serie A, che purtroppo perde pezzi pregiati per la prossima stagione. Nonostante ciò, le società più attive nello scouting monitorano costantemente nuovi talenti da far emergere (particolarmente in Sudamerica), per soccombere alla oggettiva difficoltà di trattenere i big captati in squadre più ricche. Dopo l’ex Boca Juniors, Facundo Roncaglia, accasatosi alla Fiorentina e Leandro Castan, appena approdato a Roma sponda giallorossa dal Corinthians, anche il Napoli potrebbe realizzare, nei prossimi giorni, un colpo di mercato per un difensore sudamericano. Stiamo parlando di Bruno Uvini del San Paolo, accostato agli azzurri nelle ultime ore di mercato, sebbene sia conteso da molte squadre di Serie A.
Bruno Uvini Bortolança nasce il 3 giugno 1991 a Capivari, comune di circa quarantacinquemila abitanti dello stato di San Paolo. All’età di nove anni comincia a giocare a calcio nella società della sua città, Capivari, rimanendoci ben cinque anni al termine dei quali passa, appena quattordicenne, al Pinta de Craque football Academy (di proprietà di suo padre Bruno “Tuca” Uvini). A sedici anni viene scrutato dagli osservatori del San Paolo, che convincono la dirigenza paulista ad acquisirne il cartellino, alla luce delle sue considerevoli potenzialità in fase difensiva. Nel 2007, quindi, si trasferisce nel settore giovanile del San Paolo. Con la primavera del Tricolor Paulista vince nel 2010la Copa São Paulo, competizione nella quale si affrontano 88 squadre dello stato di San Paolo. Il suo imminente salto in prima squadra viene favorito sopratutto dal periodo piuttosto tranquillo che la squadra paulista vive nel campionato brasiliano, ovvero quando le speranze per la qualificazione per le coppe sono ormai minime. Il riferimento è alla ventiseiesima giornata del Brasileirão 2010, dove il suo allenatore Ney Franco lo fa subentrare all’81’, al posto di Xandão, per disputare gli ultimi minuti della sconfitta allo stadio Monumental di Porto Alegre per 4-2 contro il Gremio il 30 settembre 2010. Purtroppo però in due stagioni il prestante difensore brasiliano non trova modo di esprimere le sue qualità, per lo scarso impiego nel club, con appena 8 presenze in due stagioni (2010 e 2011); tuttavia, Bruno dimostra di avere stoffa grazie alle strepitose prestazioni nelle fasi di selezione dell’ Under 20 brasiliana.
Primo banco di prova è il Sudamericano Under 20, disputato in Perù ad inizio 2011. Grazie alle quattro vittorie in cinque partite, la sua nazionale si assicura la manifestazione, garantendosi così anche la qualificazione alle Olimpiadi di Londra 2012. Incisivo nella carriera da professionista, anche il Mondiale Under 20, disputato in Colombia nel luglio 2011. La nazionale verdeoro, dopo essersi qualificata prima a parità di punteggio nel gruppo E insieme all’Egitto, colleziona, nelle successive fasi eliminatorie, una vittoria dopo l’altra, raggiungendo la finale disputata il 21 agosto a Bogotà contro il Portogallo. La vittoria ai supplementari per 3-2, con la tripletta del gioiello Oscar (leggi il suo Talent Scout clicca qui), permette alla selezione di Ney Franco la conquista della competizione. Bruno Uvini si rivela uno dei protagonisti della vittoria finale, non solo perché indossa la fascia di capitano di quella selezione, ma perché coordina e motiva in ogni partita la difesa a quattro, composta da Juan, Gabriel Silva e Danilo.
La sua quotazione di mercato accresce col passar del tempo e l’interesse di vari club europei diventa insistente. Il club più interessato sembra essere il Tottenham Hotspur che il 15 febbraio 2012 gli offre un periodo di prova, in terra inglese, per visionare le sue reali qualità. Con gli Spurs effettua gare amichevoli ed allenamenti, giocando match con la seconda squadra inglese poichè ancora sprovvisto di passaporto. Così svanisce la chances per la squadra allenata allora da Harry Redknapp di tesserare il giocatore prematuramente, non sottoscrivendo alcun accordo col club paulista per il futuro ed annullando il suo acquisto già fissato a 3,7 milioni di euro.
Alcuni mesi dopo, arriva la chiamata di Mano Menezes per la convocazione con la nazionale maggiore per il trittico di amichevoli, disputate dalla Seleção contro rispettivamente Danimarca, Messico e Argentina. Dopo esser entrato per pochi minuti nella prima gara contro i danesi (vinta per 3-1), il difensore è molto sfortunato nel disputare minutaggio prezioso durante le altre due gare, terminate entrambe con una sconfitta: gioca infatti solo 20’ del match contro i messicani perso 2-0 (subentrando nella ripresa a Thiago Silva), mentre rimane in campo durante il match nello spettacolare Clàsico, perso 4-3. Attualmente non rientra nelle grazie dell’allenatore del San Paolo Émerson Leão, che nelle prime otto gare del Brasileirão in corso, non lo ha ancora impiegato nella retroguardia paulista, dove si trova davanti altri difensori centrali come Miranda, Douglas ed Edson Silva. Si può dunque dire che Bruno Uvini abbia fino ad ora dimostrato le sue potenzialità unicamente con la maglia della Verdeoro che con quella del suo club di appartenenza. A breve lo vedremo all’opera nella fase a gironi delle Olimpiadi di Londra, poiché rientra nella lista definitiva del Brasile, comunicata il 6 luglio, che disputerà le gare del gruppo C insieme ad Egitto, Bielorussia e Nuova Zelanda.
Bruno Uvini è un difensore centrale dall’imponente stazza fisica. Nel gioco aereo si dimostra molto imponente, con i suoi 187 centimetrid’altezza per 85 chilogrammidi peso. Nonostante ciò, dimostra di esser abbastanza agile e dinamico nei disimpegni difensivi. Si immola con molta energia e resistenza negli scontri di gioco. Sempre preciso nelle marcature, dispone di un tempismo alquanto buono nelle chiusure e negli anticipi sui suoi diretti avversari. Vanta una personalità indiscussa, non a caso ha quasi sempre indossato la fascia di capitano nell’Under 20 brasiliana. E’ un destro naturale e, anche se ha sempre giocato in una difesa a quattro, può esser utilizzato anche in una difesa a tre. Risulta molto pericoloso e decisivo sulle palle inattive, inoltre colma la sua mancanza eccessiva di velocità con l’ottimo senso tattico della posizione. Nonostante non abbia sfondato nel suo club, molte sono le squadre europee interessate al suo cartellino. Le ultime che si sono fatte avanti sono Roma, Parma, Lazio, Napoli e Borussia Dortmund. In merito al suo trasferimento, il suo agente, Eugenio Ascari, ha rilasciato, ad un quotidiano online, le seguenti dichiarazione: “Ci sono degli interessamenti, ma la maggior parte di questi sono stati avanzati sotto forma di prestito con diritto di riscatto, mentre il San Paolo preferisce cederlo a titolo definitivo. L’ostacolo per ora è costituito dalla formula del trasferimento. Era già stato ceduto al Tottenham in prestito con diritto di riscatto, e l’anno scorso i brasiliani avevano ceduto all’Anderlecht Diogo con la stessa formula. Queste operazioni poi non si sono concretizzate: il San Paolo non vuole ripetere una situazione del genere anche con Uvini. Negli ultimi sei mesi al Tottenham, il ragazzo non si è visto perchè non era ancora in possesso del passaporto, quindi ha potuto giocare soltanto con la squadra B degli Spurs. Dal mese di Giugno ha il passaporto italiano: superato questo ostacolo si è risolto un problema fondamentale, e questo potrebbe favorire il suo trasferimento”. Vedremo se prossimi giorni ci saranno novità su un suo possibile trasferimento. La società del Napoli sembra particolarmente interessata nel portare Uvini in Italia, sborsando una cifra che si aggira sui 2,5 milioni di euro, per farlo maturare in prestito ad un club minore. Se son rose, fioriranno…
Gilberto D’Alessio
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