“Sulle spalle dei giganti”, potrebbe essere questo il titolo della storia di Giuseppe Fornito (clicca qui per leggere la scheda prodotta per la nostra rubrica talent scout del 2 Novembre 2010), in ritiro con la prima squadra al fianco di campioni come Hamsik ed Inler. Per conoscere meglio il vissuto di questo giovane prodotto del vivaio azzurro, la redazione di IamNaples.it ha intervistato in esclusiva l’agente Francesco Gallina.
Che sensazioni sta provando Giuseppe in questa nuova esperienza in ritiro con la prima squadra?
“E’ un’esperienza molto formativa dal punto di vista caratteriale. Dopo un anno in Primavera è veramente una soddisfazione aver raggiunto l’opportunità del contatto con la prima squadra. Nella Primavera devi reggere meno pressioni rispetto alla prima squadra. Le sue sensazioni sono entusiasmanti: sta vivendo un sogno alimentato dalla sua passione”
Hamsik, Dzemaili, Inler, c’è qualche giocatore che Fornito considera come modello nell’organico di Mazzarri?
“Di solito io non faccio paragoni, ma lui si adatta a qualsiasi ruolo, è molto duttile, può fare il trequartista e in un centrocampo a tre o quattro può ricoprire più ruoli. E’ ambidestro ma ha un sinistro magico, ha comunque la maturità mentale, oltre che tecnica e fisica per giocare in più posizioni”.
Resta in Primavera o andrà a fare esperienza altrove?
“Il Napoli vorrebbe tenerlo un altro anno in Primavera per raggiungere traguardi importanti, però, sto ricevendo molte richieste da altri club e l’ipotesi del prestito ad altre compagini mi affascina. In Primavera potrebbero essere inseriti dei nuovi innesti classe ’95 e ’96 che meriterebbero le stesse opportunità avute per esempio da Fornito. Dopo tanti anni nel settore giovanile azzurro, il mio assistito meriterebbe nuove esperienze inserite in un percorso di crescita e di valorizzazione; potrebbe rivelarsi vantaggioso anche per il Napoli”
Fornito fu pescato da Santoro nel 2007, in cinque anni cosa ha riscontrato nel settore giovanile del Napoli?
“E’ come da quando era un ragazzino, è approdato al Napoli a 12 anni e mezzo e portarlo da Trebisacce, paese della provincia di Cosenza, in un contesto così importante alla sua età non è così facile. Una persona che ha sempre stimato è stato Pierpaolo Marino ed ha puntato subito sulle sue capacità. Considero Giuseppe un piccolo grande uomo, ha mostrato sin da subito grande forza mentale e una delle sue grandi doti è l’umiltà. Sul campo mostra molto agonismo, sostanzialmente è un giocatore moderno perché oltre alla quantità unisce molta qualità. Giuseppe, però, deve essere a Nicola Liguori, il suo padre calcistico. E’ stato il suo primo allenatore e gli ha dato basi tecniche molto importanti. Non vorrei dimenticare anche Miggiano l’allenatore della Primavera dello scorso campionato che l’ha lanciato in un contesto tecnico di primo livello. Bigon ha continuato il lavoro di Pierpaolo Marino ed ha dimostrato di credere molto nel ragazzo, per questo motivo gli siamo grati”.
Ci sono altri giocatori nella tua “scuderia” che stai consigliando al Napoli?
“Stiamo parlando di qualche giovane, però attualmente sono solo chiacchiere, il classico “pour parler” “.
Saurini sarà il prossimo tecnico della Primavera, manca solo l’annuncio ufficiale. Ci puoi dire qualcosa di lui?
“E’ sicuramente un tecnico molto importante, è una persona seria e di grande livello, bisognerà capire poi quali saranno le sue idee in merito all’aspetto tecnico-tattico. Se il mio assistito dovesse rimanere nella Primavera, non ci sarebbero problemi dal punto di vista tattico”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
