La final eight di Chianciano è un’avventura utile anche a confrontarsi con altre filosofie di gestione dei settori giovanili. La redazione di Iamnaples.it continua il suo focus intervistando, alla vigilia della finale del Campionato Giovanissimi Nazionali Napoli-Inter, il responsabile del settore giovanile nerazzurro Roberto Samaden
Qualche giorno fa abbiamo intervistato il tecnico dei Giovanissimi Nazionali dell’Inter Cerrone (clicca qui per leggere l’esclusiva) che ha definito Balotelli, Longo, Santon i simboli del grande lavoro compiuto dal vostro vivaio. Cosa ci può dire in merito?
“Oltre questi nomi aggiungo quello di Bonucci che ha percorso i primi passi della sua carriera nel nostro settore giovanile, ma anche ragazzi che sono attualmente nell’Under 21: Donati, Bardi, Caldirola, lo stesso Santon e Destro. E’ un lavoro che abbiamo impostato tanti anni fa e che ci auguriamo di proseguire in maniera fruttuosa”
Avete costruito anche un’estesa rete di scouting. Ce la può descrivere?
“Cerchiamo di impostare un lavoro a partire dai più piccoli, di selezionare giovani talenti a Milano e dintorni e poi cerchiamo di aggiungere altri elementi necessari per rendere il nostro vivaio il più competitivo possibile. Selezioniamo ragazzi dai 14 anni d’età in su in tutte le zone d’Italia e dai 16 anni in su in Europa ma il valore aggiunto del nostro lavoro è caratterizzato dalla capacità di lavorare a partire da fasce d’età più basse rispetto a molti altri club”.
Dal lavoro di scouting ai risultati ottenuti sul campo. Dopo la vittoria dei campionati Primavera e Berretti, siete in finale con i Giovanissimi Nazionali. Qual è il legame tra questi due aspetti?
“I risultati sono dettati anche dalla fortuna, ad esempio negli ultimi due anni a Chianciano Terme siamo usciti dalle finali senza perdere una partita. Con gli Allievi siamo arrivati ad un passo dalla finale, mentre la Primavera, oltre al tricolore, ha vinto anche la NextGen Series, ovvero la Champions League giovanile. Più che i risultati, contano però i talenti che riusciamo a produrre con le nostre compagini giovanili in chiave prima squadra”.
Le risulta che l’Inter abbia seguito in passato Roberto Insigne, fratello di Lorenzo?
“La verità è che il ragazzo è molto valido, come tanti altri elementi del settore giovanile del Napoli ma smentisco qualsiasi tipo di interessamento nei confronti di Roberto Insigne. E’ impossibile riuscire a soffiare dei giovani talenti ad un settore giovanile importante come quello del Napoli”.
Domani affronterete i Giovanissimi Nazionali di Ciro Muro. Come valuta i vostri prossimi avversari?
“Il Napoli ha un settore giovanile di grande livello; anche un anno fa ha raggiunto la finale con i Giovanissimi, questi risultati confermano la loro costante crescita come club e come scouting. Il gruppo dei ’97 azzurri ha disputato un’ottima fase finale a Chianciano Terme e il merito è anche del mister Ciro Muro che ha saputo trasmettere significativi valori tecnici e morali; ad esempio nella semifinale contro la Reggina il Napoli ha saputo soffrire nei momenti cruciali della partita. Lo staff dell’Inter ha seguito vari elementi della rosa del Napoli durante l’anno e non c’è un giocatore in particolare di cui sottolineare le qualità ma l’intero organico a disposizione di Muro. Se dovessi fare un nome, però, il vostro attaccante Salvatore De Iorio (nella foto) è particolarmente bravo, ma anche il centrocampo è un reparto molto solido e la difesa ha dei valori importanti e subisce pochissimi gol. Nel complesso l’intera rosa è molto competitiva, per l’Inter non sarà facile superare il Napoli e bisognerà essere molto concentrati per vincere il tricolore”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
