“Era un sabato pomeriggio afoso di quattro anni fa, quando vidi(e rimasi folgorato) per la prima volta Umbertino, c’era la semifinale di un torneo pulcini e fui invitato dal presidente Massolino il quale mi chiese espressamente di assistere alla gara dell’ANDS Napoli dove si sarebbe esibito questo “scugnizzo” di appena nove anni con la maglia numero dieci…..” così il talent scout Antonio Lisetto inizia sempre il suo racconto quando si parla di Otranto, trequartista classe ’98 tutto dribbling e velocità che si è messo in mostra con il gruppo diretto da mister Cimmaruta.
Umberto Otranto oggi ha poi ottenuto un’importante soddisfazione: la convocazione sotto età con i Giovanissimi Nazionali di mister Muro che affronteranno dal 21 al 28 Giugno a Chianciano la final eight che attribuirà il titolo di categoria. Il tecnico degli azzurrini dovrà rinunciare all’esterno destro Palumbo, assente per infortunio.
Grande soddisfazione per lo scugnizzo cresciuto con la maglia azzurra da quando aveva dieci anni. Un amore per i colori del Napoli condiviso con il papà Salvatore e la sua famiglia che ha risposto “no, grazie” alle tante offerte ricevute (quella dell’Inter in primis).
Fantasia, tecnica, capacità di accelerare la manovra negli ultimi venti metri mettendo in porta i suoi compagni di reparto sono le qualità che hanno incantato i frequentatori del “Kennedy”. Tra Donnarumma e La Ferrara, i talenti approdati dal Sant’Aniello e dalla Mariano Keller rispettivamente ad Inter e Milan, al 22° Torneo Internazionale di Cairo Montenotte ha colpito gli addetti ai lavori anche la straordinaria tecnica di base di Otranto. “Rimasi colpito dalla sua capacità di disorientare non solo gli avversari ma anche gli addetti ai lavori con la sua padronanza, io non riuscivo a capire quale fosse il suo piede naturale, si destreggiava sia con il destro che il sinistro con una facilità impressionante. Ho adorato sin dai primi momenti la sua eleganza nel portare palla sempre a testa alta, l’altruismo nel mandare in porta i compagni senza l’ostinazione fanciullesca di chi vuole fare sempre gol”, così parla Antonio Lisetto che confessa di credere ciecamente di aver scoperto un futuro campione, magari proprio con la maglia azzurra.
Al Napoli non hanno dubbi, scommettono sulle sue qualità. Il giocatore, infatti, fu aggregato sotto età agli Esordienti proprio per l’entusiasmo mostrato da Santoro, all’epoca responsabile del settore giovanile, quando monitorò il ragazzo proposto dall’osservatore Lisetto.
Un percorso di crescita, di cura costante soprattutto grazie al lavoro compiuto da mister Sorano, molto apprezzato innanzitutto come educatore, una capacità acquisita nella sua carriera vissuta al fianco dei più piccoli (anche in questa stagione ha allenato i Minigiovanissimi regionali, classe ’99). A Chianciano Otranto farà il suo primo salto nel “mondo dei grandi” confrontandosi con i talenti più promettenti del calcio italiano. Un altro gradino da compiere verso il sogno San Paolo, tanto Insigne ha aperto la porta del “Napoli degli scugnizzi”.
Ciro Troise
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