L’attenzione mediatica è concentrata sul San Paolo, ma da tempo sosteniamo che le istituzioni debbono affrontare complesssivamente il tema dell‘assenza di impianti sportivi, un freno alle mire di sviluppo della nostra terra. Lo sport non è solo un’importante questione del tempo libero delle persone, ma è aggregazione, collante sociale, strumento di sviluppo economico.
Uno dei settori più disastrati è proprio il calcio: partendo dalla città, con il “Collana” e lo “Sferisterio” chiusi, il “Dietro la Vigna” a Piscinola che non riesce a soddisfare le esigenze del Ctl Campania, fino alla provincia, con il “San Mauro” a Casoria, il “Moccia” ad Afragola ed altri storici stadi chiusi da anni. La mappa della problematica che affligge chi vuole far calcio ad alti livelli coinvolge anche l’Internapoli Camaldoli che è dovuto emigrare a Marano senza ottenere un grande seguito popolare.
Nel vivo mondo del calcio campano l’estate si fa bollente con tanti progetti in cantiere.
Risorge la Frattese. Lo Stadio Comunale “Pasquale Ianniello” continua ad attirare coloro che vogliono fare calcio ad un certo livello. Il magnifico impianto nato dopo la ristrutturazione del vecchio fa gola a tanti. Dopo il Napoli, che ha portato in questa struttura la propria Primavera, e la parentesi del Neapolis poi ritornato a Mugnano, a Frattamaggiore hanno pensato di fare le cose in grande.
Nasce la Frattese 1946, dopo una fusione con la Virtus Volla, che vincendo lo spareggio con il Quarto, resta nel campionato di Eccellenza regionale.
Il presidente sarà Renato Esposito e vicepresidente il fratello Fabio, i quali rappresentano il marchio internazionale Coconuda. Il Direttore Generale sarà Marco De Simone mentre il Direttore Sportivo è Gigino Davino, cioè colui che più di tutti ha voluto questa operazione.
Due le correnti di pensiero, invece, per l’allenatore: I frattesi vogliono Teore Grimaldi, disoccupato da un anno (calcisticamente!), dopo una parentesi a Frosinone e qualche anno con il Napoli mentre Davino vuole portare sulla panchina della sua squadra, Ciccio Troise.
“Comunque andrà sarà un successo” dicevano e così sarà. La forza commerciale di Coconuda ed i suoi partners farà vedere ai tifosi nerostellati un grande calcio.
A Quarto, invece, un altro imprenditore: la catena di supermercati Superò, vuole rilevare la società e sta trattando con il liquidatore. Due città con buoni impianti sportivi a disposizione, a dimostrazione che il primo fattore che stimola gli investimenti privati è la disponibilità di strutture che permettano di fare calcio senza soffrire le pene dell’inferno.
Anche le realtà sono in movimento per risolvere gli atavici problemi che hanno rappresentato motivo di rallentamento anche dal punto di vista sportivo.
Il Ctl Campania, costretto a lasciare il campo sportivo di via Dietro la Vigna a Piscinola, ha fatto richiesta al Ministero della Difesa per disputare il campionato di serie D nazionale allo Stadio Militare Albricci. In alternativa c’è il “Barassi” di Secondigliano per cui dovrà interloquire con il Comitato Regionale Campano.
Dopo i play out di Lega Pro II divisione, qualora il Neapolis riuscisse a salvarsi, solo allore, si aprirà la trattativa per portare questa categoria nel progetto dell’Ischia.
Per finire, dal mondo del calcio dilettantistico a quello giovanile; la Mariano Keller, vistosi chiuso il centro sportivo Il Boschetto, sta pensando di rilevare il Centro Sportivo di Marianella, una volta sede del Napoli.
A cura di Ciro Troise
