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Identikit dei … talenti della Primera División argentina

Dal Boca al Vèlez, dal Newell's al Colon, conosciamo le giovani promesse argentine

Il campionato argentino da sempre si rivela una fucina di giovani talenti che, fin dalla giovanissima età, si mettono in mostra grazie alle loro qualità e alla fiducia che le società di appartenenza  gli concedono. Questa tendenza scaturisce anche per le enormi difficoltà economiche che questi club, rispetto a quelli europei, devono affrontare per il calcio mercato. Il nostro viaggio alla ricerca di giovani talenti argentini si sofferma oggi su quattro talenti che impressionano in patria, pronti ad effettuare il decisivo salto di qualità in più prestigiosi campionati europei. Stiamo parlando di Nicolàs Blandi del Boca Juniors, Ivàn Bella del Vèlez Sarsfield, Maximiliano Urruti e Santiago Vergini del Newell’s Old Boys e Gabriel Graciano del Colon de Santa Fè.

 

 

Nicolàs Blandi: Il periodo post Martìn Palermo per il Boca Juniors sta risultando meno traumatico del solito. Infatti, nonostante manchi la personalità dentro e fuori dal campo dello storico cannoniere Xeneize, la squadra di Falcioni ha conquistato l’ultimo campionato di Apertura grazie alla coesione del gruppo, ma soprattutto grazie ad un reparto offensivo che ha fatto decisamente la differenza. Una giovane promessa che può sicuramente seguire le orme del “Loco” di La Plata è senza dubbio Nicolàs Blandi, attaccante ventiduenne dalle ottime caratteristiche tecnico-tattiche. Nato il 31 gennaio a Campana, provincia di Buenos Aires, inizia a cinque anni a giocare a calcio nell’EFI, un’importante accademia di calcio. Successivamente, dopo aver cambiato diverse società in età adolescenziale, approda a 15 anni nel settore giovanile del Boca Juniors. Nella stagione 2009/10 gioca nella squadra riserve Xeneizes, raggiungendo la vittoria del relativo campionato, grazie ad una caterva di reti decisive messe a segno. A 20 anni entra a far parte del giro della prima squadra, partecipando alla tournee estiva negli Stati Uniti, nel debutto contro i Los Angeles Galaxy. Successivamente siglerà anche la sua prima rete, non ufficiale, nella sconfitta per 3-2 contro il Portland Timbers. Nonostante la buona impressione, la dirigenza e l’allenatore decidono congiuntamente di fargli acquisire esperienza in una squadra più dinamica, data la presenza di Martìn Palermo in attacco. L’Argentinos Juniors si fa avanti, disputando così il Campionato d’ Apertura 2011 in prestito. Lo stadio Diego Armando Maradona diventa la sua dimora, dove poter sfoggiare ottime prestazioni agli ordini di Pedro Troglio, il quale lo schiera in attacco, coadiuvato dall’invettiva del fantasista Gustavo Oberman. Con le Bichos colleziona 26 presenze con 6 reti realizzate. Ad inizio della  scorsa stagione, Clausura Falcioni lo riporta alla base, formando così un parco d’attacco alquanto invidiabile con Viatri, Mouche e Araujo. Al termine del campionato conquista il Clausura 2011, totalizzando 8 presenze con 4 reti siglate. Quest’anno Nicolàs deve fronteggiare gli arrivi del Tanque Santiago Silva e di Cvitanich provenienti rispettivamente dalla Fiorentina e dal Pachuca. Infatti, nonostante gli Xeneizes stiano disputando un campionato ai vertici della classifica, Blandi sta ottenendo meno spazio (sole due presenze con un gol realizzato contro l’Atlètico Rafaela nel 2-2 dello scorso 7 maggio). In compenso, il giovane attaccante dimostra il suo valore nelle Coppe: in quella Nazionale con 3 presenze ed un gol, e in Libertadores con due presenze e 1 gol. Dall’alto dei suoi 181 centimetri d’altezza per i suoi 78 chilogrammi di peso, è il tipico centravanti dal fiuto del gol eccezionale. Molto bravo nel gioco aereo, il numero 20 del Boca è bravo a saper concretizzare al meglio le diverse palle gol offertegli dai suoi compagni. Inoltre è molto bravo a sapersi ritagliare il suo spazio in area di rigore avversaria.

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Ivàn Gonzalo Bella
: Un talento puro questo centrocampista. Uno che fa della personalità e della classe la sua arma migliore per affrontare al meglio gli avversari. Nasce a Buenos Aires il 13 settembre 1989. Cresce nel settore giovanile del Vèlez Sàrsfield, società che gli farà da chioccia lungo tutto il suo percorso fin  quando non diventa un calciatore professionista. Il suo debutto risale all’8 giugno 2008 durante un Vèlez-Independiente valido per il campionato di Clausura 2008 terminato a reti inviolate, dopo che il suo allenatore Ricardo Antonio Nardi  Gareca lo premia facendogli disputare 81’ del match. In seguito a questa sua prima stagione da professionista disputerà 59 minuti il 21 giugno della partita persa in casa contro l’Atlètico Huracàn per 1-2. Nella stagione seguente, 2008/09, dispusta tra Apertura e Clausura solo 11 gare nella “V Azùl”, poiché viene convocato nella selezione Under 20 per disputare il Sudamericano U20. Nonostante quella manifestazione non risulti favorevole per la sua Nazionale (posizionata ultima delle sei contendenti con soli due punti realizzati), Bella trova il modo di mettersi in evidenza grazie alla sua dinamicità e alla qualità tecnica, caratteristiche che lo mettono in risalto tra i suoi coetanei (nonostante nella sua nazionale presenziano gente come Gaitàn, Insùa, Zuculini, Salvio). Col passar del tempo accrescerà, stagione dopo stagione, il suo numero di presenze nel suo club sotto l’ala protettiva del suo allenatore Gareca. Il suo debutto in Libertadores risale al 27 aprile 2010 nella sfida interna vinta per 3-0 contro il Guadalajara. Classe pura e piedi sublimi per questo ragazzo dalle spiccate doti offensive, che vanta già 2 gol in Libertadores e 8 in Primera Divisiòn. Bella, infatti, è un centrocampista che può ricoprire sia il ruolo di interno di centrocampo che da esterno. Dispone di un piede mancino particolarmente delicato dal quale disegna precisi assist e numerosi tiri da fuori area. E’ bravo anche ad interdire le trame di gioco offensive. Compone, insieme ad Emiliano Papa, una corsia sinistra di tutto rispetto nella V Azùl. E’ un giocatore molto dinamico, dotato di una forza esplosiva invidiabile. Molto bravo anche nel dribbling e nei calci da fermo. Nonostante la sua giovane età, vanta nel suo palmarès un campionato Clausura 2009 e 2011.

(seconda rete del video sottostante)

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Maximiliano Urruti: Ci spostiamo adesso a Rosario, focalizzando l’attenzione su una delle società più gloriose e importanti di Argentina, il Newell’s Old Boys. I rossoneri hanno da sempre improntato la loro politica di mercato sui giovani provenienti dal proprio settore giovanile. Fra i tanti nomi emersi dal vivaio spiccano i vari Batistuta, Balbo, Sensini, Samuel, Messi e Heinze. Quest’anno la squadra allenata da Gerardo Martino ha preso consapevolezza del suo valore, stupendo tutti e lottando al vertice per la conquista dell’eventuale titolo. La rivelazione per i “Leprosos” è senza dubbio il giovane attaccante Maximiliano Urruti, figlio di Juan Josè ex giocatore del Rosario Central, nato a Rosario il 22 febbraio 1991. Inizia a giocare a calcio nelle giovanili del Sagrado Corazòn, prima di entrare nel settore giovanile del Newell’s. Qui si mette subito in mostra, confermando la media di circa un gol a partita (grazie alle 25 reti in 61 match giocati). Ad Javier Torrente, allenatore in quel momento della prima squadra, non passano inosservate le potenzialità della giovane punta, premiandolo facendolo debuttare in prima squadra il 15 maggio 2011 in occasione della trasferta del campionato di Clausura persa 3-0 ad Avellaneda contro il Racing  (in quella formazione figuravano nomi conosciuti come Fideleff, Estigarribia e  Schiavi). Terminata la stagione al penultimo posto in classifica, il Newell’s decide di affidare l’incarico a Diego Cagna, il quale confida anch’egli nelle potenzialità del giocatore ma cercando di gestire in maniera ponderata l’utilizzo del figlio d’arte. Fiducia che viene ripagata già dalla prima gara da titolare il 30 ottobre 2011 contro il Club Olimpo siglando una rete nel 2-2 casalingo.  Termina l’Apertura 2011 al terz’ultimo posto in classifica con il Newell’s, collezionando 6 presenze ed un gol. Nella Clausura in svolgimento Maximiliano ha trovato fiducia grazie alla continuità di gioco maturata e dopo essersi lavorato molto in allenamento. Il suo nuovo allenatore, Gerardo “El Tata” Martino, lo schiera prevalentemente nel tandem offensivo con Mauricio Sperdutti.  “El Masi” sta ben figurando grazie ai suoi 5 gol in 13 presenze collezionate. Urruti è un attaccante dal prelibato fiuto del gol. Il suo territorio è l’area di rigore, nella quale sa destreggiarsi bene per finalizzare al meglio le palle create. Fa del gioco aereo una delle sue arme migliori. Molto rapido nei movimenti, può esser schierato sia come prima che come seconda punta. Sa vedere la porta in maniera egregia, talvolta optando per conclusioni da lontano molto efficaci. Si rivela particolarmente prezioso per i compagni anche nel gioco di sponda. Diversi club europei hanno gettato gli occhi su di lui. Oltre a club italiani come Catania e Atalanta, sembra essersi inserito seriamente negli ultimi giorni anche il Valencia nella corsa per il suo tesseramento.

(minuto 0:30 del video sottostante)

(minuto 1:20)

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Santiago Vergini: Altro giocatore di proprietà del Newell’s, che ha già provato un’esperienza in Europa (precisamente in Italia), è il difensore Santiago Vergini. Vergini nasce il 3 agosto 1988 a Màximo Paz, in provincia di Santa Fe. Il cognome del ragazzo sottolinea le evidenti origini italiane grazie ai suoi bisnonni emigrati tempo fa in Argentina. Entra da giovane nel settore giovanile del Vèlez Sarsfield, prima di esser acquistato dall’Olimpia Asuncion, uno dei club più gloriosi del Paraguay. Il suo debutto tra i professionisti avviene il 13 settembre 2009 il nella gara interva persa 2-0 conto il Libertad, subentrando a partita in corso. Iniziano a farsi avanti diversi club sudamericani ed europei interessate al possente difensore centrale argentino. In questo modo, dopo 14 presenze con i paraguaiani ed una rete siglata contro lo Sportivo Luqueño, portato in Italia dal direttore sportivo del Verona Mauro Gibellini nell’estate del 2010 con la formula del prestito con diritto di riscatto dell’intero cartellino. Arrivato dopo un inizio disastroso della società scaligera nelle prime giornate di campionato, con l’acquisto suo, di Halfredsson e di Pichlmann, la società rossoblù riesce a migliorare il suo iter di risultati. Vergini trova spazio ad inizio stagione con l’allenatore Giannini, che lo schiera come centrale difensivo insieme a Luca Ceccarelli, successivamente poi l’arrivo di Mandorlini lo fa relegare in panchina, preferendogli il più esperto Maietta. Nonostante i rossoblu guadagnino la Serie B dopo la vittoria finale play-off contro la Salernitana, il futuro di Santiago rimane molto incerto in quanto non rientra nella formazione titolare di Mandorlini, uomo artefice della scalata di categoria. Difatti, dopo che diversi club italiani hanno chiesto informazioni sul suo conto, in quest’ultima finestra estiva di mercato il difensore passa al Newell’s. Così “El Flaco”, in seguito all’infortunio di Machuca e al trasferimento di Ignacio Fideleff al Napoli, debutta alla quarta giornata del campionato d’Apertura 2011 nella difesa a tre schierata dal suo allenatore Javier Torrente, il quale crede molto nelle sue doti fisiche ed atletiche. Dopo il suo debutto Santiago ha preso le redini in mano della difesa rossonera. Oltre alle convincenti prestazioni (15 nell’Apertura 2011, 11 nella Clausura ancora in corso), arrivano anche i primi gol: il primo contro il Club Olimpo nel pareggio casalingo per 2-2 del 31 ottobre 2011, e poi contro il Banfield il 15 aprile di quest’anno. Da sottolineare un gesto molto sentito dal ragazzo dopo ogni realizzazione, ovvero la dedica con lo sguardo rivolto al cielo per la perdita del padre e del fratello, purtroppo scomparsi. Santiago dall’alto dei suoi 191 centimetri per 81 chilogrammi di peso, è un difensore centrale molto abile nella marcatura degli avversari. Sa dire la sua soprattutto nel gioco aereo, rivelandosi una mina vagante nelle aree avversarie nei calci da fermo in fase offensiva. Da sempre il suo stile di gioco si avvicina a quello di Lucio, suo punto di riferimento. Forse la precocità con la quale è stato portato in Europa non ha provocato gli esiti sperati, ma quest’anno nel Newell’s sta mettendo a tacere ogni critica sul suo conto. La sua forza fisica fa di lui il leader incontrastato della difesa. E’ un difensore che può migliorare ancora dal punto di vista della velocità di gioco e nella costruzione del gioco dalla retroguardia ma, nonostante ciò, ha un futuro sicuramente prospero davanti a sé.

(minuto 0:18 del video sottostante)

(minuto 1:33)

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Gabriel Graciani: E’ nato il 28 novembre 1992 a Bovril, città di circa 8 mila abitanti della provincia di Entre Rìos nel nord est dell’Argentina. Entra ben presto a  parte del vivaio del settore giovanile del Colon de Santa Fe. Qui matura sia dal punto di vista calcistico che umano, sotto l’ala protettiva della dirigenza dei “Los Sabaleros”. Il passo decisivo per la sua carriera calcistica avviene il 13 febbraio 2011 quando debutta tra i professionisti nella vittoria per 2-0 in casa contro il Quilmes (grazie alla doppietta del bomber Fuentes). Il suo mister Fernando Gamboa gli fa disputare 74’ da titolare da esterno destro di un centrocampo a quattro. Graciani successivamente disputa altre 4 quattro gare di Clausura 2011, siglando la sua prima rete  il 25 febbraio nella sconfitta interna per 3-1 contro il Gimnasia La Plata, siglando la rete del momentaneo pareggio. Per quanto riguarda questa stagione invece tra Torneo d’Apertura e Clausura (ancora in corso) totalizza 19 presenze con una rete messa a segno contro il Banfield il 12 dicembre dello scorso anno, e due presenze in Coppa Nazionale, anche qui con una rete siglata. Il suo attuale allenatore, Roberto Nestor Sensini, lo relega come centrocampista offensivo di supporto per il tandem offensivo composto dal bomber Fuertes e da Federico Higuain (fratello del più famoso “El Pipita”). Vista la sua dinamicità è molto bravo negli inserimenti da dietro, sempre bravo a farsi trovare pronto per finalizzare le azioni. Dispone di un’ottima visuale di gioco capace di servire preziosi assist ai suoi compagni.  Il movimento che più gli si addice è quello di partire largo sul fronte destro di gioco, per poi convergere verso la porta avversaria. Il ragazzo appare ancora un po’ acerbo vista la sua giovane età, ma sicuramente può solo migliorare ed affinare le sue qualità col passar del tempo. Caratteristiche sulle quali lavorare sono sicuramente la resistenza fisica e l’utilizzo del suo piede non naturale.

(minuto 0:31 del video sottostante)

(autore di tre assist ed una rete del video sottostante)

(minuto 1:24 assist + gol del video sottostante)

Gilberto D’Alessio

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