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ESCLUSIVA- Marino (all.Carpisa Yamamay Napoli): “Mi definisco un tecnico pragmatico: Identità, equilibrio e sacrificio!”

"Se incontrassi Mazzarri gli chiederei dei consigli. E' un grande professionista"

Per la rubrica “La Telefonata” interviene ai microfoni di Iamnaples.it mister Geppino Marino, tecnico della Napoli Carpisa Yamamay e condottiero protagonista della cavalcata della compagine partenopea. Un racconto che oscilla tra la sua vita al di fuori del terreno di gioco e le emozioni, le idee, i concetti applicati quotidianamente con le ragazze che volano verso l’obiettivo promozione. È ancora giovane ma sembra avere già le idee chiare…Ecco quali sono state le sue risposte ai nostri interrrogativi:

Com’è la vita da allenatore?

“Per me è un sogno che si realizza, sono ancora agli inizi e la strada è molto lunga, però quando c’è la passione si possono raggiungere tanti traguardi”.

C’è un tecnico a cui si ispira particolarmente dal punto di vista tattico?

“Ci sono diversi modelli da cui prendere esempio, mi ritengo un pragmatico e allo stesso tempo cerco di elaborare la mia visione di gioco pur prendendo spunti dai grandi tecnici di sempre”.

Al di fuori del terreno di gioco, chi è Peppe Marino?

“Sono un ragazzo sposato, ho un figlio e amo stare con la mia famiglia. Loro mi sostengono nella mia professione. Cerco di essere disponibili con tutti e nel tempo libero mi piace stare in compagnia degli amici”.

Trova che, a prescindere dai risultati raccolti, la sua squadra si esprime allo stesso modo in casa e in trasferta

“Grazie all’impegno profuso dalle nostre calciatrici negli allenamenti settimanali, riusciamo a giocare allo stesso modo sia in casa che fuori, senza cambiare naturalmente il nostro atteggiamento tattico. Quello che chiedo alle mie ragazze è di essere pratiche durante la partita e le risposte del campo sono sempre incoraggianti”.


In prima squadra sono già approdate diverse calciatrici dalla così detta “monelleria”, il vostro settore giovanili sta dando i suoi frutti?

“Abbiamo cercato di creare un mix tra giovani elementi, come Filippozzi, Lecce e Di Marino e calciatrici di maggiore esperienza, come il capitano Esposito, Pirone, Caramia e Giuliano: ciò si sta rivelando una miscela vincente. Credo che lavorare con i giovani sia più stimolante e redditizio”.

Così come nel Napoli risaltano principalmente dei così detti “tre tenori” Hamsik, Lavezzi e Cavani, anche nella Carpisa è maggiormente in evidenza il tridente formato da Lecce, Pirone e Caramia. In campo scendono però altre otto calciatrici, qual è quindi la sua opinione sul loro contributo alla causa?

“Tutte si impegnano per raggiungere sempre il massimo risultato. L’identità e l’equilibrio di una squadra sono fattori molto importanti così come il concetto del sacrificarsi l’una per l’altra, dal difensore, al centrocampista fino ad arrivare all’attaccante: tutte lottano a fin che si possa avere la meglio sulla avversarie”.

Il tecnico partenopeo Walter Mazzarri ha più volte ammesso di vivere le sconfitte in maniera morbosa, che influenza ha invece sul suo stato d’animo un risultato negativo? E’ così facile pensare subito all’impegno successivo?

“La nostra filosofia è quella di pensare partita dopo partita, fortunatamente dal punto di vista dei risultati stiamo raccogliendo il massimo possibile. Dovessimo incappare in risultati negativi, non ne faremmo un dramma e cercheremmo di trarre spunti per migliorarci”.

Da addetto ai lavori, nonché tifoso del Napoli, come giudica la stagione degli azzurri. Bisogna rimproverare qualcosa a Mazzarri?

“Se avessi l’opportunità di incontrare il mister, gli chiederei piuttosto dei consigli, poiché è un professionista di alto livello che saprà sicuramente cosa fare per superare questo momento grigio in campionato. I bilanci si faranno a fine stagione: solo allora si potrà concretamente valutare l’operato di tutti i componenti della società azzurra. Sarebbe importantissimo conquistare dopo tanti anni un trofeo come la Coppa Italia”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco e Antonio Fusco

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